Home / Medicina / Terapeutica / La psicoterapia breve strategica: efficacia e aree di applicazione

La psicoterapia breve strategica: efficacia e aree di applicazione

psicoterapia breve strategica

Stando agli studi scientifici degli ultimi anni, la psicoterapia breve strategica ha una notevole efficacia nel trattamento di disturbi legati all’ansia come quello post-traumatico da stress, le fobie e gli attacchi di panico. In alcune situazioni, secondo le statistiche, le probabilità di successo si aggirano intorno al 95%; comunque, non scendono mai al di sotto dell’80%.

Un professionista specializzato in questo ramo è il dottor Giorgio Ioimo, psicoterapeuta e psicologo a Firenze. Egli ha scelto proprio questa metodologia, nell’ambito delle terapie brevi focali, per una serie di motivi: ad esempio per la possibilità di favorire sin da subito l’autonomia del paziente, e di eliminare tutti i comportamenti che non fanno altro che alimentare la problematica.

Il Dott. Ioimo ha conseguito il titolo di Psicologo in Svizzera e ha accumulato una lunga esperienza tra cliniche e S.P.D.C. Ha anche lavorato presso alcune scuole superiori, per fornire il proprio contributo alla risoluzione di casi di disagio giovanile.

Sono di sua competenza non solo i disturbi ansiosi, ma anche quelli alimentari (bulimia, anoressia, vomiting) e le psicosi. Sul sito sono messi a disposizione dei contatti, da utilizzare per la prenotazione degli appuntamenti o per chiedere maggiori informazioni.

In cosa consiste la psicoterapia breve strategica

Facciamo un po’ di chiarezza su questo approccio, di cui è stata appurata la validità in varie circostanze. Come emerge dal nome stesso, la psicoterapia breve strategica prevede un numero di sedute ridotto rispetto alle terapie tradizionali. In linea di massima non si va oltre le 20: lo scopo è individuare velocemente gli atteggiamenti che il soggetto adotta per superare la difficoltà, e che invece non fanno altro che accrescerla.

Il terapeuta non usa come base una determinata teoria sulla natura umana, e non si serve di attributi come “normale” e “patologico”. Più che altro, si parte dalla differenza tra “funzionale” e “disfunzionale” per capire in che modo la persona si rapporta con la realtà, e quali stratagemmi ha finora impiegato per affrontare il proprio disturbo.

Gli incontri possono svolgersi con cadenza settimanale o quindicinale, a seconda delle singole esigenze. A volte si arriva presto a una soluzione, altre volte si passa poi a un diverso tipo di terapia; qualche paziente viene seguito anche dopo, attraverso controlli specifici molto più distanziati nel tempo.

Terapia strategica e obiettivi

A cosa mira la psicoterapia breve strategica? Questa forma di intervento si sofferma non tanto sulle cause del problema, bensì sulla strada più rapida per “estirparlo”. Chi opta per questa via vuole eliminare i sintomi del disturbo rimuovendo alla radice i comportamenti disfunzionali, che incentivano un autentico circolo vizioso e portano l’individuo a cercare sostegno.

Oltre a ciò, la persona viene guidata alla scoperta di nuove modalità per costruire la propria vita e l’equilibrio interiore. È evidente che, nonostante la durata, la terapia breve strategica è una tecnica radicale e longeva, che mostra buoni risultati sia nell’immediato sia dopo anni e anni.

Ne traggono giovamento non soltanto coloro che soffrono di condizioni invalidanti, ma anche i loro familiari. L’approccio in questione è a tutto tondo, perché riguarda l’intero contesto e abbraccia le emozioni del soggetto, le sue percezioni e gli strumenti adoperati – nel passato e nel presente – per fronteggiare gli ostacoli.

La cura dei disturbi dello spettro ansioso con la psicoterapia breve strategica

A questo punto sorge spontanea una domanda: ma quali sono, quindi, i disturbi da trattare con la psicoterapia breve strategica?

Questo metodo è consigliato soprattutto per quelli dello spettro ansioso, ad esempio:

  • le fobie;
  • il disturbo d’ansia generalizzato;
  • gli attacchi di panico;
  • il disturbo post-traumatico da stress.

Queste problematiche sono accomunate da manifestazioni psicofisiche come la tachicardia, la sudorazione intensa, le vertigini, i dolori allo stomaco, la confusione a livello mentale. In tutti questi casi, comunque, è stata attestata l’efficacia della terapia breve per annullare gli atteggiamenti disfunzionali e adottarne altri funzionali.

Inoltre, i professionisti utilizzano tale approccio per curare i disturbi ossessivo-compulsivi, sessuali e alimentari. Senza dimenticare quelli connessi alla dipendenza da internet, come lo shopping online compulsivo, e quelli che nascono nell’infanzia come il deficit di attenzione.

La psicoterapia breve strategica si fonda su una serie di studi, ma ancora oggi sono condotte numerose indagini approfondite. Questo ramo, dunque, è in continua evoluzione.