Nei negozi online e nei punti vendita tradizionali si vanno diffondendo sempre di più le sigarette elettroniche monouso: ma siamo certi di sapere a cosa ci troviamo di fronte. Non bisogna infatti mai dimenticare che stiamo parlando di prodotti per adulti concepiti per smettere di fumare e non di giocattoli. Prima di usare un dispositivo da svapo – di qualunque tipo esso sia – è necessario essere informati nel modo più approfondito possibile sul suo funzionamento e soprattutto sul suo contenuto.
Una classica sigaretta elettronica usa e getta contiene al suo interno del liquido da svapo precaricato, che può essere presente in quantità diverse da un modello all’altro, anche se comunque non oltre i 2 ml per le miscele contenenti nicotina. Si tratta di un limite che riguarda tutti i dispositivi per svapo monouso, ed è stabilito dalla TPD, vale a dire la norma europea che disciplina la vendita dei prodotti che contengono nicotina o che sono derivati dal tabacco. I cosiddetti e-liquid sono composti da diversi ingredienti: la glicerina vegetale (VG), di derivazione naturale, il glicole propilenico (PG), l’aroma ed eventualmente la nicotina. Il glicole e la glicerina assicurano una veicolazione ottimale degli aromi che sono disciolti al loro interno e al tempo stesso garantiscono una vaporosità abbondante e piuttosto corposa, il cui scopo è quello di riprodurre la consistenza del fumo che proviene dalle sigarette classiche.
La caratteristica principale di un dispositivo di questo tipo consiste nel fatto che all’interno del serbatoio è già presente del liquido aromatizzato e, nella maggior parte dei casi, non può essere riempito nuovamente. Il sistema chiuso consente infatti il solo consumo della miscela precaricata e non vi è alcun accesso che consente la ricarica del tank. È il caso, per esempio, delle Elf Bar 600, le sigarette usa e getta più vendute attualmente in Italia, disponibili con liquidi di tanti sapori diversi: ci sono quelli fruttati, i tabaccosi, mentolati e freschi, i cremosi, e tanti altri. La vera comodità delle Elf Bar e delle disposable e-cig in generale sta proprio nella loro natura “prêt-à-porter”, ovvero nel trovarsi tra le mani un dispositivo pronto per l’uso che non necessita di alcuna manutenzione. Si toglie dalla confezione, si aspira dal beccuccio e si gode del vapore aromatico: una volta che il liquido finisce, il device smette di funzionare e va gettato.
Come si può facilmente immaginare, gli aromi contribuiscono a conferire al vapore un gusto gradevole, mentre lo scopo della nicotina è quello di evitare che l’utilizzatore (tabagista) vada incontro a una crisi di astinenza nel passaggio dal fumo di tabacco al vapore elettronico. Lo svapo usa e getta può anche essere senza nicotina, anche se si tratta di una eventualità rara: è chiaro, infatti, che il principale motivo per il quale si ricorre a una sigaretta elettronica monouso è proprio quello di cercare di dire addio al vizio del fumo. Il problema è che l’organismo di un fumatore dipende dalla nicotina non solo dal punto di vista psicologico, ma anche sul piano fisico. La nicotina viene messa nei liquidi proprio per questo motivo: soddisfare il fabbisogno quotidiano. Con il passare del tempo, poi, le dosi saranno via via ridotte, fino a quando potrà essere eliminata del tutto.