Nel novero dei numerosi integratori alimentari che si possono trovare sul mercato, una delle tipologie più diffuse è rappresentata senza dubbio dalle barrette proteiche. Questi prodotti si caratterizzano per un contenuto a base di macronutrienti energetici, con 20 grammi di proteine, vitamine del gruppo B e minerali. In molti casi le barrette proteiche costituiscono una soluzione a cui ricorrere per soddisfare il bisogno di alimentarsi al termine di uno sforzo fisico prolungato come può essere quello richiesto da un allenamento sportivo. La praticità di utilizzo è uno dei più evidenti punti di forza di queste barrette, che possono essere consumate per combattere il catabolismo dei muscoli, ma non solo.
Le barrette proteiche sono utili, tra l’altro, per ripristinare le riserve energetiche dopo un allenamento, ma anche per favorire la distribuzione della parte peptidica nel corpo umano nel corso della giornata. In commercio si possono trovare diverse tipologie di barrette proteiche, con un assortimento ampio e una gamma di scelta più che significativa. Ci sono, per esempio, le barrette iper proteiche, così chiamate perché il loro contenuto di proteine è pari almeno al 50%: si tratta di prodotti in cui gli altri macronutrienti sono presenti in quantità inferiore, comunque con una ratio abbastanza equilibrata.
In commercio si possono reperire anche le barrette sostitutive dei pasti, con un rapporto di macros alquanto equilibrato, destinate a essere utilizzate per sostituire la colazione, il pranzo o la cena. La percentuale di proteine è più che buona, proprio perché si tratta di barrette proteiche. Una soluzione alternativa è rappresentata dalle barrette proteiche cosiddette low carbs, cioè a basso contenuto di carboidrati: in questo caso a un contenuto elevato di proteine e a un basso contenuto di carboidrati si abbina un contenuto medio di grassi. In una barretta simile sono presenti circa 30 grammi di proteine e non più di 15 grammi di carboidrati. Ancora, vale la pena di citare le barrette ipolipidiche; va detto che non sono semplici da reperire, anche perché i grassi sono degli eccellenti conservanti e svolgono una preziosa funzione agglomerante. La quantità di grassi presenti in una barretta ipolipidica è ridotta, di solito non superiore ai 10 grammi per barretta.
Nel momento in cui ci si trova a dover decidere quali barrette introdurre nella propria dieta, pertanto, è necessario tenere conto delle caratteristiche e delle differenze dei prodotti che abbiamo citato. Le barrette iper proteiche e quelle low carb sono consigliate nel caso in cui si voglia seguire un regime alimentare con un contenuto di carboidrati ridotto, mentre le barrette sostitutive dei pasti vanno privilegiate quando c’è un’alimentazione in surplus. Le barrette ipolipidiche sono, infine, perfette per le diete a ridotto apporto di lipidi. Per quanto siano pratiche e salutari, comunque, le barrette rimangono dei prodotti lavorati: ciò significa che non dovrebbero mai rappresentare una prima scelta, ma una soluzione alternativa in confronto agli alimenti freschi. La comodità è senza dubbio il principale motivo per cui le barrette vengono consumate: sono prodotti perfetti in tutti quei casi in cui non si ha la possibilità di cuocere o comunque di consumare degli alimenti freschi.
Si potrebbero prendere in considerazione le barrette proteiche, per esempio, come snack da consumare per spezzare la fame, magari mentre si è in giro per svolgere delle commissioni o per motivi di lavoro: insomma, situazioni in cui non si avrebbe abbastanza tempo a disposizione per consumare un pasto intero. Uno spuntino di questo tipo, a maggior ragione per chi sta attraversando un periodo di restrizione calorica, può essere considerato come un’aggiunta ideale al proprio piano alimentare, così da placare la fame fra la colazione e il pranzo o fra il pranzo e la cena. Anche per questo è consigliabile avere sempre una barretta a disposizione, nella borsa o in tasca (tenendo presente che in estate con le temperature più elevate si potrebbe sciogliere). Le barrette proteiche non devono essere consumate a ridosso di un allenamento, e cioè subito prima e subito dopo aver svolto attività sportiva, dato che i tempi di digestione sono abbastanza lunghi.