La vita di ogni individuo è caratterizzata da incontri, alcuni fugaci e altri duraturi. Ma quanti sono esattamente questi incontri? Secondo una ricerca presentata da Funders and Founders e poi ripresa da una nota infografica di Anna Vital, una persona media incontra circa 80.000 persone nel corso della propria vita. Questo numero può sembrare elevato, ma si basa su presupposti pre-pandemia che prevedono una vita media e tre nuovi incontri ogni giorno.
Analizzando i dati forniti, si evidenzia come una persona media, vivendo fino a 78,3 anni e iniziando a ricordare gli incontri dal compimento dei 5 anni, possa arrivare a interagire con circa 80.000 persone. Questo calcolo tiene conto di un’interazione media giornaliera con tre nuove persone, inclusi i giorni bisestili.. Tuttavia, è essenziale considerare che questo calcolo può variare significativamente in base allo stile di vita, alla carriera e alle abitudini sociali di un individuo. Per esempio, qualcuno che lavora in un ambiente altamente collaborativo o che viaggia frequentemente potrebbe incontrare molte più persone.
L’arrivo della pandemia di COVID-19 ha modificato notevolmente le modalità di interazione. Le connessioni virtuali sono diventate più frequenti rispetto agli incontri faccia a faccia. Ciò nonostante, anche le connessioni virtuali possono portare a collaborazioni fruttuose e significative, come testimoniato da chi ha trovato opportunità di lavoro attraverso piattaforme come LinkedIn.
Oltre agli incontri casuali, l’infografica suggerisce che una persona media sviluppa circa 150 amicizie nel corso della vita. Queste amicizie spesso nascono in ambienti di lavoro e possono trasformarsi in legami profondi e duraturi, contribuendo a un ambiente lavorativo psicologicamente sicuro e gratificante.
L’infografica “How Big is Life? Counting the People You Impact” di Anna Vital, oltre a indicare quante persone incontreremo in media nella nostra vita presenta un’interessante riflessione sul numero di persone che un individuo può influenzare nel corso della sua vita.
L’infografica utilizza il concetto di “Dunbar’s Number”, che postula un limite teorico di 150 relazioni stabili che un individuo può mantenere. La visualizzazione sottolinea ulteriormente l’impatto attraverso i legami con la famiglia, i colleghi e altre connessioni più casuali. Ad esempio, si stima che un americano medio vedrà circa 25 persone provenienti da grandi corporazioni come Walmart nel corso di 2,5 generazioni.
In un contesto più ampio, l’infografica esplora l’impatto potenziale di chi decide di avviare una startup. Cita Paul Graham di Y Combinator, sottolineando come una crescita del 5% a settimana possa tradursi in 25 milioni di persone che utilizzano il tuo prodotto in quattro anni. Questo numero potrebbe crescere esponenzialmente a 198 milioni, paragonabile alla popolazione del Brasile, se l’impresa dovesse continuare su questa traiettoria.
La domanda finale dell’infografica, “So, what do you live for, again?”, stimola una riflessione sullo scopo personale e sull’ampiezza dell’impatto che si può avere. Ciò mette in prospettiva non solo l’importanza di ciò che facciamo ogni giorno, ma anche l’enorme potenziale che possiamo avere nel plasmare il mondo intorno a noi attraverso le nostre azioni e le nostre iniziative.
