Quanto costerebbe un ricovero senza sanità pubblica?
In Italia vige la sanità pubblica, la quale è fondamentalmente universale e fornisce cure gratuite o a basso costo per tutti i cittadini e residenti permanenti. I sindacati medici hanno fatto una stima su quanto verrebbe a costare un ricovero senza sanità pubblica. Si analizza il concetto di sanità pubblica in Italia e quando pagheremmo senza di essa.
La sanità pubblica in Italia
La sanità pubblica in Italia è un sistema di assistenza sanitaria, principalmente finanziato dal governo e fornisce cure mediche e servizi sanitari ai cittadini. In particolare, il sistema sanitario è gestito a livello regionale, ciò implica che ogni regione può decidere in autonomia come gestire i servizi sanitari, anche se il governo centrale ha il compito di coordinare e supervisionare il tutto.
Il sistema sanitario pubblico italiano garantisce:
Sistema di assicurazione sanitaria: tutti i cittadini o residenti permanenti sono obbligati a iscriversi al SSN (Servizio Sanitario Nazionale), ricevendo poi una tessera sanitaria, che consente di accedere ai servizi sanitari.
Accesso gratuito o a basso costo: la maggior parte dei servizi sanitari è gratuita ma alcuni richiedono un ticket di partecipazione.
Livelli di assistenza: il sistema sanitario italiano è organizzato in differenti livelli di assistenza, dal livello base fino ai servizi ospedalieri e agli istituti di ricerca.
Prevenzione e promozione della salute: in Italia tramite delle apposite campagne di sensibilizzazione e programmi di screening ci si concentra sulla prevenzione delle malattie e sulla promozione della salute.
Finanziamento: il sistema sanitario è finanziato tramite le tasse e le contribuzioni sociali.
Accesso universale: tutti i cittadini italiani e i residenti permanenti hanno il diritto all’assistenza sanitaria, indipendente dallo stato di occupazione o dal reddito.
Il costo di un ricovero senza sanità pubblica
Il sindacato dei medici ospedalieri, l’Anaao Assomed, ha stilato una lista dei valori dei pazienti che decidono di curarsi privatamente.I costi stimati oscillano dai 400 euro per un semplice check up cardiologico fino ai 4.000 euro per un intervento di colecistectomia. I valori raccolti sono i seguenti:
Un ricovero privato viene a costare dal 422 fino a 1.278 al giorno, in base al livello di complessità assistenziale.
Il costo della degenza varia sulla base del reparto in cui è ricoverato il paziente, da 1.200 in sala operatoria scendendo fino a 165 euro per un ricovero ordinato post acuzie.
Gli interventi chirurgici possono avere un costo che si oscilla dai 3.300 euro per una colecistectomia laparoscopica semplice fino ai 4.000 per una complessa. Inoltre, vi è da considerare la parcella del chirurgo che va da 3.000 fino a 10.000.
Un controllo al cuore ha un prezzo che varia in base all’età del paziente, infatti per una donna oltre i 40 anni con anche la mammografia arriva fino a 775 euro, invece per una donna con meno di 40 anni a 694 euro. Per gli uomini con meno di 40 anni il costo è di 345 euro, con più di 40 anni il check up viene a costare 395 euro.
Si è disposti a spendere tanto per curarsi?
Il quesito è essenziale “si è disposti a spendere queste cifre per curarsi?”, come recita un vecchio proverbio “chi ha la salute è ricco e non lo sa”. Ebbene, anche se come dichiara il sindacato dei medici siamo in un periodo in cui vi è un cronico insufficiente finanziamento pubblico del Servizio Sanitario Nazionale, con una carenza di personale e un incremento vertiginoso dei costi di tutte le attività sanitarie, dovremmo renderci conto che avere la sanità pubblica permette a tutti di essere curati.
Il risvolto della medaglia sta nella necessità di dover cercare di riequilibrarsi agli stili della restante Europa perché il confronto con la stessa è desolante e scoraggiante.