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Questi sono i trattamenti che mettono negli allevamenti di salmone: leggere bene le etichette | Stai mangiando questo veleno

Attenzione al salmone d’allevamento: sostanze nocive nei trattamenti, controlla l’etichetta.

Il salmone d’allevamento è oggi una delle fonti più comuni di pesce sul mercato. A differenza del salmone selvaggio, viene cresciuto in ambienti controllati e sovraffollati, dove vengono spesso utilizzati trattamenti chimici per prevenire malattie e parassiti.

Tra questi trattamenti, sono comuni l’uso di antibiotici e pesticidi per contrastare infezioni batteriche e parassiti come i pidocchi di mare. Tuttavia, l’uso eccessivo di tali sostanze può lasciare residui nel pesce che arrivano sulle nostre tavole.

Molte di queste sostanze chimiche, se consumate regolarmente, possono avere effetti nocivi sulla salute, tra cui problemi di resistenza agli antibiotici e accumulo di tossine. Ecco perché è importante leggere attentamente le etichette e optare per prodotti certificati, che garantiscano un uso limitato o nullo di queste sostanze.

Il salmone selvaggio rappresenta una scelta più naturale, ma può essere meno disponibile e più costoso. Quando si sceglie il salmone d’allevamento, la consapevolezza delle tecniche di produzione è essenziale per tutelare la salute.

Le criticità negli allevamenti di salmone in Scozia

Un’inchiesta sull’industria del salmone scozzese ha rivelato condizioni allarmanti negli allevamenti. Il report, intitolato “Gabbie subacquee, parassiti e pesci morti”, mette in luce violazioni della legislazione sul benessere animale e tassi di mortalità elevati. L’indagine, condotta da Compassion in World Farming e supportata da diverse organizzazioni internazionali, ha esaminato 22 aziende tra settembre e novembre 2020. I risultati mostrano salmoni allevati in gabbie marine che soffrono a causa di infestazioni da parassiti, ferite non curate e condizioni di vita degradanti.

Sono state riscontrate lesioni causate dai pidocchi di mare, alghe che crescono su ferite aperte, danni alle branchie e alle pinne, e deformità fisiche. In alcuni casi, pesci letargici faticavano a respirare a causa dell’acqua sporca, mentre altri presentavano gravi mutilazioni. La scoperta di salmoni morti che galleggiavano nelle gabbie ha ulteriormente evidenziato l’urgenza di interventi regolatori. Queste condizioni sono state segnalate alle autorità competenti come potenziali violazioni della legislazione scozzese sul benessere degli animali.

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Impatti ambientali e richiesta di moratoria

Oltre ai gravi problemi di benessere animale, l’industria del salmone in Scozia presenta significativi impatti ambientali. Le infestazioni di parassiti e le malattie, aggravate dai livelli intensivi di produzione, non solo causano sofferenze ai pesci allevati, ma minacciano anche le popolazioni di pesci selvatici. Inoltre, i rifiuti organici e chimici provenienti dagli allevamenti alterano la composizione del fondale marino, distruggendo l’ecosistema locale. Un altro problema grave è l’utilizzo di milioni di tonnellate di pesce selvatico trasformato in farina per nutrire i salmoni d’allevamento.

Di fronte a questa situazione, Compassion in World Farming ha inviato una lettera aperta al governo scozzese chiedendo una moratoria immediata sull’espansione dell’industria del salmone fino a quando non verranno adottate misure di controllo adeguate. Questa richiesta mira a garantire il benessere dei pesci e a ridurre l’impatto ambientale negativo, proteggendo al contempo la biodiversità marina della Scozia.

Published by
Mattia Paparo