Ottobre è il Mese della Prevenzione del Tumore al Seno, un momento cruciale per approfondire la comprensione dei fattori di rischio. Durante il Congresso della European Society for Medical Oncology, sono emersi dati significativi che collegano il tumore al seno e l’inquinamento atmosferico, sottolineando l’importanza di indagini approfondite in questo ambito.
Il tumore al seno, una forma di cancro che si origina dalle cellule del tessuto mammario, rappresenta una delle neoplasie più diffuse tra le donne a livello globale. Nonostante sia meno comune, è importante sottolineare che può colpire anche gli uomini. Diversi fattori possono contribuire all’insorgenza di questa patologia, tra cui l’età (con un aumento di rischio correlato all’età), la presenza di una storia familiare di tumori al seno, l’utilizzo di estrogeni come parte di terapie ormonali sostitutive, il consumo di alcol e l’obesità.
Esistono diverse varianti di tumore al seno, ma i due più comuni sono il carcinoma duttale in situ (DCIS) e il carcinoma lobulare in situ (LCIS). Entrambi sono considerati precursori del cancro invasivo, richiedendo una sorveglianza e un trattamento appropriati.
All’inizio, il tumore al seno può svilupparsi in modo silente, senza sintomi evidenti. Tuttavia, è importante prestare attenzione a segnali come la comparsa di un nodulo o un indurimento nel seno, modifiche nella forma o nella dimensione della mammella, alterazioni della pelle o del capezzolo e secrezioni mammarie insolite.
La diagnosi del tumore al seno coinvolge una serie di esami clinici essenziali, tra cui l’autoesame, l’esame fisico, la mammografia, l’ecografia e, talvolta, la risonanza magnetica per una valutazione dettagliata. Tuttavia, la conferma definitiva avviene attraverso una biopsia, procedura che comporta il prelievo di un piccolo campione di tessuto per un’analisi accurata.
È fondamentale ricordare che la tempestiva individuazione e diagnosi del tumore al seno aumentano notevolmente le possibilità di trattamento efficace e di guarigione. Regolari controlli e l’adozione di uno stile di vita sano possono contribuire alla prevenzione e al mantenimento della salute del seno.
La scelta del trattamento per il tumore al seno è influenzata dallo stadio e dal tipo specifico di cancro, oltre a considerare fattori individuali quali età e salute generale. Le opzioni terapeutiche possono comprendere interventi chirurgici, terapie radioterapiche, chemioterapia, terapie ormonali e trattamenti mirati, o una combinazione di queste.
Inoltre, è fondamentale sottolineare l’importanza della prevenzione. Adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata e l’esercizio fisico regolare, può contribuire significativamente a ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno. D’altra parte, evitare l’abuso di alcol e, per le donne ad alto rischio, considerare l’uso di farmaci preventivi, possono fornire ulteriori strumenti nella lotta contro questa malattia.
È cruciale consultare un medico per una valutazione personalizzata del rischio e per definire il percorso terapeutico più appropriato, nel caso in cui si presentino fattori di rischio o segnali di allarme.
Dal 20 al 24 ottobre, si è tenuto il Congresso della European Society for Medical Oncology a Madrid, dove sono stati presentati dati rivelatori di una correlazione tra il tumore al seno e l’inquinamento atmosferico. Una prima analisi ha indicato che le donne residenti in zone a elevata esposizione all’inquinamento presentano una maggiore predisposizione allo sviluppo del tumore al seno rispetto a coloro che vivono in aree meno inquinate.
Nel dettaglio, lo studio coinvolgeva 2419 donne affette da cancro al seno, confrontate con 2984 donne senza la malattia, nel periodo compreso tra il 1999 e il 2011. I risultati hanno rivelato un aumento dell’incidenza del tumore al seno del 28% nelle donne esposte all’inquinamento atmosferico da polveri sottili (PM 2,5) a 10 µg/m³. Tuttavia, è stato interessante notare che, nelle donne esposte a livelli più elevati di particelle di dimensioni maggiori (PM10 e biossido di azoto), il rischio di cancro al seno risultava diminuito.
Esiste un legame significativo tra il tumore al seno e le particelle sottili presenti nell’atmosfera, poiché queste sostanze sono in grado di influenzare la conformazione del seno. Questi elementi, una volta inalati e assorbiti dal flusso sanguigno attraverso i polmoni, raggiungono il seno e altri tessuti circostanti. Una volta presenti nell’organismo, questi agenti possono innescare una serie di reazioni a catena, particolarmente in quelle zone in cui sono già presenti mutazioni, favorendo la loro proliferazione e sviluppo.
Nel settembre del 2023, il Parlamento Europeo ha approvato in sessione plenaria il proprio rapporto riguardante l’aggiornamento delle direttive dell’Unione Europea sulla qualità dell’aria, aderendo alle indicazioni dell’Esmo di stabilire il limite annuale per il particolato fine (PM2,5) a 5 µg/m³. Questa decisione segna un passo significativo verso il miglioramento della qualità dell’aria in Europa.