Medicina

Ricercatori canadesi scoprono come le cellule tumorali diventano immortali

Quante volte ci è capitato di leggere che le cellule tumorali crescono in maniera incontrollata senza riscontrare alcuna resistenza? Che possono essere definite quasi immortali? È una cosa risaputa, ma perché questo succede? Tante domande rimaste senza risposta a lungo, ma che un gruppo di ricerca canadese ha finalmente risolto. Infatti, l’Università di Montreal ha individuato il meccanismo che sta alla base di quella che potremmo definire “immortalità” delle cellule tumorali. Come, infatti, hanno documentato sul lavoro che hanno pubblicato sulla rivista Molecular Cell, i tumori sono in grado di riprodursi all’infinito attraverso le telomerasi. Grazie a tecniche avanzate di microscopia, all’editing del genoma con CRISPR e l’etichettatura dell’RNA, i ricercatori sono riusciti a osservare singole molecole di telomerasi nelle cellule, svelando il processo dietro alla proliferazione del tumore.

Il meccanismo molecolare: telomeri, telomerasi e invecchiamento cellulare

Dal momento del concepimento, ogni cellula del nostro corpo comincia un cammino che nel corso del tempo porta all’invecchiamento e infine alla morte. Le cellule tuttavia non restano le stesse durante la nostra vita: quasi tutte si dividono e sostituiscono quelle danneggiate. Può sembrare un’ovvietà, ma la frequenza di divisioni e sostituzioni non possono verificarsi all’infinito. Infatti, ad ogni divisione, la cellula invecchia e si avvicina sempre di più ai suoi limiti. Dietro questo processo ci sono i telomeri, sequenze di Dna localizzate all’estremità dei cromosomi. Potrebbero essere considerati come delle protezioni del cromosoma stesso, al fine di evitare l’invecchiamento della cellula. Durante la divisione cellulare, una parte di queste estremità non viene copiata, così che i telomeri si accorciano sempre di più, fino a quando raggiungono una dimensione critica per cui la cellula smette di dividersi e muore.

PH: Medium

E le telomerasi? Sono gli enzimi che mantengono i telomeri sufficientemente lunghi e prevengono la senescenza cellulare. I telomeri sono creati e mantenuti quindi da questo enzima soprannominato “ enzima dell’immortalità” e gioca un ruolo fondamentale nell’invecchiamento cellulare e nel cancro.

Di solito la loro attività tende a ridursi con il passare del tempo, ma nel caso del tumore invece, questo enzima resta sempre attivo, consentendo alle cellule di replicarsi all’infinito, rendendole di fatto immortali. Questo è possibile a causa di una mutazione che può insorgere in un fattore di controllo della telomerasi, consentendo al tumore di continuare a crescere. Si tratta di uno tra i primi passi che indirizzano le cellule a diventare cancerose.

Il lavoro del gruppo di ricercatori di Montreal ha mostrato proprio questo fenomeno: grazie all’utilizzo di marcatori fluorescenti hanno visto come la telomerasi sonda l’estremità dei cromosomi per verificarne la loro lunghezza. Se sono troppo corti, procedono “ricostruendoli”, aggiungendo sequenze all’estremità e rendendo le cellule tumorali di fatto immortali. Questo processo era abbastanza sconosciuto fino ad ora e la sua scoperta apre nuovi orizzonti verso nuove possibili terapie anticancro. Nonostante servano ancora diversi anni prima di poter vedere risultati concreti, questo sicuramente rappresenta un punto di svolta nello studio dei tumori.

Questa nuova tecnologia ci offre dettagli a sufficienza sul modo in cui opera a livello molecolare un attore cruciale del cancro: è il primo passo verso lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche che ne blocchino l’attività

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Giulia Nucci