Articolo a cura di Benedetta Paoletti.
I ricercatori hanno descritto l’impresa sulla rivista Scientific Reports. David Howard, primo autore dell’articolo e capo del dipartimento di ingegneria elettrica della Royal Holloway di Londra, e i suoi colleghi hanno ricostruito il tratto vocale di Nesyamun, un uomo egiziano che visse durante il regno del faraone Ramses XI (1099 – 1069 a.C. circa), lavorando come scriba e sacerdote nel tempio di Karnak a Tebe (l’attuale Luxor). Le incisioni sul suo sarcofago lo definiscono “Nesyamun, Vero della Voce” ed esprimono il desiderio che la sua voce sopravvivi. Oggi, oltre 3000 anni dopo, Nesyamun può essere ascoltato di nuovo.
La ricerca è iniziata nel 2016, quando la mummia è stata trasferita dal Leeds City Museum, dov’è conservata, al vicino Dipartimento di Tomografia Computerizzata (TC) presso il Leeds General Infirmary. Una volta all’interno della sala di scansione, il corpo mummificato è stato rimosso dal suo sarcofago e trasferito sul lettino per la scansione.
“Il processo di mummificazione è stato fondamentale”, spiega Joann Fletcher, egittologo all’Università di York e coautore dell’articolo, “la superba qualità di conservazione raggiunta dagli antichi imbalsamatori ha fatto sì che il tratto vocale di Nesyamun fosse ancora in ottimo stato”.
Infatti, le immagini TC hanno evidenziato che una parte significativa delle strutture della gola di Nesyamun è rimasta preservata grazie all’elaborato processo di mummificazione, consentendo così agli studiosi di rilevare la forma del tratto vocale (più piccolo di quello dei maschi adulti contemporanei) e permettendo l’eccezionale ricostruzione.
Basandosi su queste immagini, il team di David Howard ha creato un modello digitale del tratto vocale usando un software di modellazione di immagini ad uso medico, per poi sviluppare un modello fisico usando la stampa 3D. In fine, attraverso sintetizzatori vocali, è stato creato un suono simile a quelli prodotti da una laringe umana per riuscire ad ascoltare come venisse emesso dal tratto stampato in 3D.
“Abbiamo creato il suono per il tratto vocale di Nesyamun esattamente come è posizionato nel suo sarcofago”, afferma David Howard.
In quella specifica posizione, il tratto vocale di Nesyamun emette un suono vocale prolungato:
La qualità del suono emesso è compromessa dai materiali usati per ricostruire il tratto vocale e dall’utilizzo di apparecchi elettronici, ma Howard è sicuro che si avvicini molto alla voce vera di Nesyamun. Come prova, i ricercatori hanno realizzato tratti vocali in 3D di uomini attualmente viventi, per poi comparare i suoni emessi dai modelli stampati con le voci reali, constatandone l’effettiva similarità. In futuro il team potrebbe modificare il software di modellazione per approssimare elementi come la misura e i movimenti della lingua e la posizione della mascella per ottenere alcune sillabe e poter ricostruire il suono di intere frasi.