Rinnovo patente: con questa patologia sarai costretto per tutta la vita a passare al vaglio della Commissione medica | Milioni di automobilisti appesi a un filo
Un obbligo che colpisce tantissimi guidatori: chi soffre di questa condizione dovrà sottoporsi a controlli continui.
La patente di guida serve nel mondo del lavoro, poiché molte professioni richiedono la capacità di spostarsi in autonomia. Per chi lavora come corriere, rappresentante, tecnico o autista, devi avere per forza la patente.
Nella vita quotidiana, la patente offre una libertà di movimento inestimabile. Permette di gestire meglio il tempo, evitare lunghi viaggi in mezzi pubblici e muoversi senza vincoli di orari. Ciò è particolarmente utile per gli impegni familiari, come accompagnare i figli o assistere i genitori anziani.
Possedere una patente di guida è importante anche in caso di emergenze. La possibilità di prendere la macchina e guidare in qualsiasi situazione consente di reagire per una questione di salute o per imprevisti nella vita quotidiana. Senza la patente, rispondere a emergenze può essere molto più complicato.
Oltre al lavoro e agli impegni familiari, la patente è preziosa per la socializzazione e il tempo libero. Permette di raggiungere facilmente amici, eventi e luoghi di svago. Per alcune pesone è però molto difficile ottenerla.
Cosa succede con la patente
L’acquisizione della patente per le persone con epilessia (PcE) segue un percorso specifico e dettagliato. Prima di tutto, il neurologo curante deve rilasciare una certificazione che confermi l’assenza di crisi epilettiche da almeno un anno. La commissione medica locale esamina il candidato e stabilisce il periodo di idoneità alla guida, al termine del quale la patente dovrà essere rinnovata secondo lo stesso iter. L’onere economico per queste visite periodiche risulta più alto rispetto a quello degli altri automobilisti, poiché le PcE devono ripetere il controllo con maggiore frequenza per mantenere l’idoneità alla guida.
Il neurologo deve certificare che la persona con epilessia sia in una condizione stabile per quanto riguarda le crisi. Questo include essere liberi da crisi spontanee per almeno un anno o da crisi provocate da fattori identificabili, con basso rischio di ripetersi alla guida.
L’iter per gli automobilisti
Se le crisi sono legate a una modifica della terapia, il periodo di sospensione dalla guida varia dai tre ai sei mesi. Le PcE possono ottenere la patente senza restrizioni solo se non hanno avuto crisi né utilizzato farmaci per almeno dieci anni, secondo la definizione di “guarigione” giuridica, ma non clinica. Il processo di certificazione è complesso e varia tra le Regioni.
Un cambiamento nella normativa che allineasse questi periodi sarebbe vantaggioso per ridurre i costi per i conducenti con limitazioni di guida, consentendo loro di rinnovare la patente a costi comparabili a quelli degli altri cittadini.