Rinvenuta palla di pelo che contiene uno scoiattolo di 30.000 anni fa
La scoperta della palla di pelo, che in realtà cela uno scoiattolo di 30.000 anni fa, risale al 2018, avvenuta nei pressi di Dawson City, nel Klondike (Canada). Tramite l’utilizzo dei raggi X, è stato possibile comprendere ciò che nascondeva la palla di pelo.
Lo scoiattolo di terra
Lo scoiattolo, di 30.000 anni fa, è una tipologia di mammifero che fa parte di una specie resistente, molto di più dei mammut e delle tigri con denti a scimitarra. E’ impressionante come si sia mantenuto intatto negli anni ed abbia superato i differenti cambiamenti climatici. Non è stato “battezzato” con un nome ufficiale: per ora gli è stato assegnato solo un nome sulla base del luogo di ritrovamento, ad Hester Creek, facendolo diventare Hester, lo scoiattolo di terra.
Il luogo del ritrovamento dello scoiattolo di 30.000 anni fa
Lo scoiattolo è stato rinvenuto lungo il fiume Yukon, in ottime condizioni grazie al permafrost. Circa il 50% del Canada è ricoperto da permafrost, principalmente nell’arcipelago artico, nello Yukon, nel Nunavut e nei territori del nord-ovest. In particolare, il permafrost in Canada si è sviluppato dopo l’ultima glaciazione e la distribuzione è variata nel tempo con i cambiamenti climatici.
Il permafrost è un terreno che rimane ad una temperatura di 0°C o inferiore per almeno due anni consecutivi. Si trova dove il clima è freddo e la sua superficie non è ricoperta da ghiacciai. Lo spessore del permafrost, la sua temperatura, il contenuto di ghiaccio e la proporzione del terreno variano notevolmente. Il ghiaccio che si trova al suo interno è detto “macinato”: all’esterno può essere di differenti forme, quali ghiaccio segregato, cunei di ghiaccio e ghiaccio massiccio. La quantità di ghiaccio varia da corpi spessi a nulla. Il permafrost è controllato dal bilancio energetico sulla superficie del suolo e se subisce una modifica, si hanno anche ripercussioni sulle temperature del suolo e della caratteristiche del permafrost.
La scoperta dello scoiattolo di 30.000 anni fa
Come dichiara Grant Zazula, alla CBC, paleontologo del governo di Yukon:
“Non è del tutto riconoscibile fino a quando non vedi queste manine e questi artigli, e vedi una piccola coda, e poi vedi le orecchie”
Ma come è stato possibile comprendere che sotto quella palla di pelo in realtà si celasse uno scoiattolo di 30.000 anni fa? Ponendo il ritrovamento sotto un fascio di raggi X, è stato possibile identificare la presenza dello scoiattolo. Gli scienziati temevano che l’utilizzo dei raggi X non permettesse di poter visualizzare i dettagli del mammifero mummificato, in realtà sono rimasti abbastanza sorpresi dal fatto che: il corpo fosse compatto e che le ossa fossero ben visibili nonostante la bassa quantità di calcio, restituendo un’immagine chiara e nitida.
Aggiungendo inoltre Zazula:
“Studio sempre le ossa e sono entusiasmanti, sono davvero belle. Ma quando vedi un animale perfettamente conservato, che ha 30.000 anni, e puoi vedere la sua faccia, la sua pelle, i suoi capelli e tutto il resto, è così viscerale. Lo rende così vivo”.
Probabilmente lo scoiattolo è morto nel sonno, durante un’ibernazione, anche se ora le cause della morte sono sconosciute, apparendo il piccolo scoiattolo tutto raggomitolato.
Sempre nella stessa zona, avendo ospitato diverse specie di animali durante l’era glaciale, come cavalli selvaggi, mammut lanosi, orsi giganti dalla faccia corta ed anche leoni beringiani, è stato rinvenuto nel 2020 un minuscolo cucciolo di lupo mummificato di oltre 57.000 anni fa, con i tessuti molli intatti e i denti come se stesse emettendo un ringhio.
Sviluppi futuri
Sebbene da una parte lo scioglimento dei permafrost, a causa del cambiamento climatico e del riscaldamento globale sia un pericolo per l’uomo, dall’altra permette di scoprire dei tesori, come questo scoiattolo di 30.000 anni fa al suo interno. Il rinvenimento di tali mammiferi permette di comprendere ed avere un quadro completo circa la linea evolutiva sia dell’uomo ma anche degli animali nel corso dei vari secoli.