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Rischio ictus: WATCHMAN™, l’ombrellino salvacuore

Watchman, l'ombrellino salvacuore sviluppato da Boston Scientific Credit: Boston Scientific

A prima vista potrebbe evocare l’immagine di un ombrellino, in realtà si tratta di un dispositivo concepito per ridurre il rischio di ictus in pazienti affetti da fibrillazione atriale. Un vero e proprio salvavita, adatto a fornire un’opportuna alternativa agli anticoagulanti orali, specie nel caso in cui tale terapia farmacologica sia fortemente controindicata. Il suo vero nome è WATCHMAN™, il suo obiettivo è quello di prevenire l’embolizzazione dei trombi che possono formarsi nell’auricola sinistra.

La fibrillazione atriale è un disturbo cronico piuttosto frequente, si sviluppa con maggiore probabilità con l’avanzare dell’età: si tratta di un battito cardiaco accelerato, dovuto da uno scorretto funzionamento degli atri del cuore, le camere cardiache superiori.

La terapia anticoagulante

Farmaci in blister

La terapia anticoagulante orale è adottata per modificare la capacità di formazione di eventi trombotici, in pazienti particolarmente esposti a tale rischio, in modo da ridurre la formazione di coaguli di sangue all’interno dei vasi sanguigni, come vene e arterie.
L’azione degli anticoagulanti (come il Wafarin) è quella di rendere il sangue più fluido; inoltre la terapia dev’essere studiata a misura di paziente, poiché non richiede una somministrazione prefissata di farmaco. Infine è necessaria una dose efficace di medicinale, affinchè sia possibile la prevenzione della trombosi senza esporre il soggetto ad eventuali emorragie, dovute ad una dose eccessiva di farmaco.

La terapia descritta richiede maggiore attenzione alle interazioni con altri farmaci, che possono modificare o persino inibire l’azione anticoagulante, oltre che ad una dieta regolare: per esempio, è bene che il paziente eviti inadeguate quantità di alcool e verdure a foglia larga, in quanto ricche di vitamina K.

WATCHMAN™, l’ombrellino salva-cuore

https://www.youtube.com/watch?v=8O2Hba-JQoQ

Il dispositivo è costituito da una membrana da 160 micron, rivestita in polietilene tereftalato, che impedisce la migrazione di trombi e favorisce l’endotelizzazione, ovvero la formazione di tessuto in grado di rivestire la superficie di una protesi vascolare o valvolare.

WATCHMAN™ presenta dieci ancore per il fissaggio, progettate per “fissarsi” al tessuto circostante e garantire la stabilità. La sua struttura riduce al minimo il contatto con la parete dell’atrio sinistro e si conforma all’anatomia dell’auricola sinistra. E’ realizzata in nitinol, una lega metallica di nichel e titanio particolarmente utilizzata per la realizzazione di stent vascolari, a causa della biocompatibilità e della superelasticità di tale materiale.

WATCHMAN™ è collocato mediante l’utilizzo di un catetere, verificando il corretto posizionamento attraverso fluoroscopia ed ecografia transesofagea. L’intervento dura circa un’ora e generalmente richiede che il paziente sia ospedalizzato soltanto per 24 ore successive all’intervento.

Watchman impiantato nell’atrio del cuore, come rappresentato in una ricostruzione grafica.
Credits: https://www.youtube.com/watch?v=1GWXBs-ly2k

Il dispositivo descritto è realizzato dalla Boston Scientific, compagnia americana impegnata a fornire soluzioni mediche innovative in campi come la cardiologia, l’oncologia, la ginecologia. In Italia, i primi interventi del WATCHMAN™ sono stati eseguiti presso il San Raffaele di Milano, primo ospedale italiano accreditato per il training internazionale specialistico.

Si tratta sicuramente di un impianto idoneo al miglioramento della qualità di vita dei pazienti affetti da fibrillazione atriale, il cui utilizzo ha dimostrato una significativa riduzione del rischio di ictus ischemico ed emorragico e di decessi dovuti a rischi cardiovascolari, nei primi quattro anni di follow-up dello studio.