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"Scienza-in-video": le lezioni online dell’istituto Italiano di Tecnologia

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Al fine di sostenere la didattica scolastica, colpita drasticamente dalla situazione determinata dal nuovo coronavirus  nCoV19,  l’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT, in collaborazione con la redazione di ANSA Scienza&Tecnica, ha deciso di  partecipare ad una straordinaria iniziativa, che prende il nome di #Scienzainvideo. Si tratta di una raccolta di contributi scientifici a cura dei ricercatori dell’IIT per intrattenere tutti coloro che vogliano approfondire tematiche scientifiche di frontiera, durante le giornate di isolamento, permettendo un’interazione diretta con il team di scienziati del noto centro di ricerca italiano.

Tale iniziativa si pone l’obiettivo, in un momento particolare e delicato come quello attuale, di fornire spunti didattici e di intrattenimento culturale per i giovani, al fine di stimolare l’interesse nei confronti di tematiche che non fanno ancora parte dei programmi scolastici e la cui conoscenza sarà fondamentale per i prossimi decenni.

Nuovi materiali, chimica computazionale, microtech e robotica, tecnologie per le scienze della vita e quelle per la conservazione dei beni culturali: in pratica un excursus sui quattro domini di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia – robotica, nanomateriali, life tech e scienze computazionali – raccontato da giovani ricercatori di rilevanza internazionale, al fine di sottolineare l’importanza della ricerca non solo per l’ampliamento degli orizzonti della conoscenza ma anche per il miglioramento della qualità della vita delle persone.

Gli interventi, trasmessi in streaming sulla pagina Facebook di IIT ogni venerdì alle ore 11:00, si protrarranno fino alla fine dell’anno scolastico e resteranno a disposizione anche in seguito sul magazine di IIT, OpenTalk, oltre che sul sito di Ansa Scienza&Tecnica,  in modo che tali contenuti siano fruibili da studenti, insegnanti e appassionati con estrema flessibilità e a lungo termine. Venerdì scorso, 24 aprile, si è tenuto l’intervento “Bioelettronica e microchip nel corpo umano” di Francesca Santoro, coordinatrice della linea di ricerca Tissue Electronics del centro IIT di Napoli, nel quale la ricercatrice ha parlato dei metodi in cui è possibile  interfacciare il corpo umano con dispositivi elettronici (microchip). In particolare il team di ricerca coordinato da F. Santoro lavora allo sviluppo di biomaterials che sfruttano campi elettrici al fine di interagire con cellule, caratterizzate o meno da attività elettrica intrinseca. In quest’ultimo caso l’applicazione di un campo elettrico esterno può attivare dei processi a livello cellulare tali da modificare alcune funzioni come la velocità di rigenerazione dei tessuti.

I prossimi contributi di #ScienzaInVideo saranno: Matteo Laffranchi IIT di Genova “Riabilitazione e disabilità: una prospettiva tecnologica sul futuro” (venerdì 8 maggio) e Francesca Tramacere IIT di Pontedera “A lezione da Madre Natura” (venerdì 15 maggio).

I domini di ricerca dell’IIT

L’organizzazione di IIT si basa sui Central Research Laboratories, con sede a Genova, e ad una ampia rete di ricerca composta da 11 centri (per un totale di quasi 60.000 m2) presso alcune delle principali università italiane e da 2 outstation negli USA in collaborazione con il MIT e Harvard. Attualmente l’Istituto è basato su  4 Domini di Ricerca:

  • Robotics contribuisce al progresso scientifico sviluppando nuove piattaforme robotiche sia in termini di hardware che di software;
  • Nanomaterials ha come obiettivo la sintesi di nuovi materiali sostenibili e biodegradabili, lo studio di materiali nanocompositi e di materiali 2D. Il dominio prevede lo sviluppo di nuove tecnologie di nanofabbricazione, di nanodevices e di nuovi approcci alla chimica dei colloidi;
  • Lifetech si focalizza sullo sviluppo di strumenti per la genetica molecolare avanzata, l’elettrofisiologia, l’analisi computazionale e per l’imaging allo scopo di analizzare nel dettaglio i processi neurali microscopici che determinano le funzioni cerebrali;
  • Computational Sciences incentra l’attività su estese simulazioni di sistemi fisici in grado di generare una vasta quantità di dati sui quali condurre robusti studi statistici e, dove possibile, operazioni di data mining. Lo scopo è quello di identificare percorsi inaspettati all’interno delle simulazioni condotte.