Scoperta la struttura del colesterolo LDL, un passo avanti nella prevenzione delle malattie cardiache
![Colesterolo](https://www.biomedicalcue.it/wp-content/uploads/2025/02/Colesterolo-nel-sangue-Depositphotos-biomedicalcue.it_-1024x592.jpg)
Illustrazione del colesterolo nel sangue (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Una scoperta potenzialmente rivoluzionaria. Le modalità di prevenzione e trattamento delle malattie cardiache pronte ad un incremento senza precedenti?
Gli scienziati sono da tempo impegnati nell’osservazione delle LDL, ossia le lipoproteine a basse densità, note colloquialmente anche come ‘colesterolo cattivo‘. L’ipotesi avanzata da più punti di vista inquadrata la possibile correlazione tra le LDL e l’insorgenza di malattie cardiache. Lo studio delle stesse, tuttavia, ha sempre comportato particolare impegno per gli esperti, che soltanto negli ultimi tempi hanno cominciato ad ottenere riscontri consistenti in merito.
Attraverso uno studio pubblicato su Nature, è possibile venire a conoscenza di una rivelazione davvero rivoluzionaria nell’ambito medico. La stessa è attribuibile ad un team di ricercatori dell’Università del Missouri, Stati Uniti d’America, che sono finalmente riusciti ad abbattere le principali complessità legate all’osservazione delle lipoproteine, svelando al mondo la forma e la struttura della ApoB100.
Indicata come una sorta di ‘esoscheletro molecolare‘, si tratta di una proteina localizzata attorno alle particelle di LDL, quasi ad avvolgerle, la cui funzione è fondamentale per il loro spostamento all’interno del flusso sanguigno. L’intero mondo della medicina auspica la possibilità di progettare ed introdurre farmaci in grado di concentrarsi miratamente sulle lipoproteine a bassa densità, in modo da definire un metodo sempre più affidabile ed efficace che possa essere utilizzato per il contrasto alle patologie cardiache, come il colesterolo elevato.
L’intento dichiarato del team di ricerca della Missouri University riguarda proprio la necessità di “colmare il divario tra la scienza di base e i benefici per la salute applicabili in futuro”. Il lavoro di approfondimento e sperimentazione correlato alla struttura e alle capacità delle particelle di LDL, potrebbe davvero consentire di apportare introduzioni rivoluzionarie mirate a migliorare le condizioni di salute e di vita dei soggetti affetti da patologie ad esse correlate.
Come si è giunti alla sensazionale scoperta?
Il Mizzou ha fatto affidamento su due profili estremamente qualificati in materia di microscopia crioelettronica, avvalendosi del prezioso contributi dei ricercatori Zachary Berndsen e Keith Cassidy. Il loro principale ambito di attività e ricerca, per l’appunto, si fonda sull’utilizzo di una tecnologia che sfrutta gli elettroni per ottenere informazioni relative alla struttura tridimensionale delle molecole. La collaborazione con l’Electron Microscopy Core ha portato a risultati mai nemmeno sfiorati prima d’ora. Come definito dal professore e biochimico Berndsen della Facoltà di Medicina della Michigan University, la tecnologia crioelettronica ha permesso di analizzare i campioni potendo contare su una risoluzione decisamente maggiorata se comparata ai classici microscopi, consentendo di visionare la forma delle proteine, nonostante la sua forma infinitamente più piccola rispetto alle cellule tradizionali.
Alla scoperta della struttura di ApoB100, proprio per merito del dottor Berndsen, il fisico e coautore dell’approfondimento Cassidy si è occupato del tracciamento generale delle specifiche caratteristiche della proteina individuata. Il fondamentale passaggio è stato possibile grazie all’utilizzo combinato dell’intelligenza artificiale ai supercomputer ad alta potenza che la Mizzou ha messo a disposizione per la ricerca, che hanno permesso l’elaborazione di dati in quantità straordinarie in tempistiche significativamente ridotte.
![Zachary Berndsen](https://www.biomedicalcue.it/wp-content/uploads/2025/02/Il-professor-Zachary-Berndsen-University-of-Missouri-biomedicalcue.it_.jpg)
Una nuova era per il trattamento e la prevenzione
Lo stesso Berndsen ha dichiarato che l’integrazione dei sistemi coordinati ha permesso di ottenere risultati, in termini di immagini, considerevolmente precise, dettagliate e ad alta risoluzione, in modo da osservare con precisione la struttura, finora sconosciuta al mondo medico, di ApoB100. Continuando a lavorare in tale direzione, sarà possibile, in futuro, sviluppare trattamenti mirati sia alla risoluzione, dunque alla guarigione, delle patologie correlate al ‘colesterolo cattivo’, sia incrementare sistemi volti a ridurre i rischi e prevenire l’insorgenza di disagi.
Concentrandosi proprio sul colesterolo, il biochimico ha evidenziato come i metodi attualmente diffusi che garantiscono la misurazione dei livelli della molecola non siano estremamente specifici, lasciando intendere la necessità di sviluppare metodi più sofisticati che possano permettere di arrivare a risultati maggiormente precisi. La possibilità di testare la presenza di copie, individuandone il quantitativo, di ApoB100 nel sangue, rappresenterebbe una piccola ma significativa rivoluzione nell’ambito della misurazione dei rischi correlati allo sviluppo di patologie cardiache.