Scoperta una nuova malattia rara genetica scambiata per allergia
L’allergia è una reazione anomala del sistema immunitario alla presenza di allergeni. La sua reazione causa un’infiammazione delle mucose del cavo oronasale, forme di congiuntivite e può anche interessare la cute causando sfoghi come l’orticaria o la dermatite. Un recente studio italo-inglese chiarisce ed identifica come una grave forma di allergia sia in realtà una nuova malattia rara genetica, dovuta alla mutazione di uno specifico gene.
Cosa si intende per malattia genetica?
Per malattia genetica si intende una patologia che è causata da un’anomalia nel genoma dell’individuo, che può riguarda il cambiamento di una singola base azotata nel DNA oppure di un cambiamento cromosomico quindi un’aggiunta o una sottrazione di un set di cromosomi. In modo particolare, in questo caso si ha una mutazione a livello di un gene, il quale è contenuto nei cromosomi che si trovano nel nucleo cellulare. I geni, formati da DNA, contengono il codice adoperato per sintetizzare una proteina e se essi subiscono una mutazione ciò si ripercuote sulla creazione della proteina durante le fasi di trascrizione, traduzione e sintesi della stessa.
Per evitare di avere delle mutazioni, le cellule hanno il compito di effettuare delle correzioni, per aiutare a garantire il corretto accoppiamento delle basi, ma volte, data l’elevata quantità di coppie di basi coinvolte e la complessità del processo di sintesi proteica, si possono manifestare ugualmente degli errori, i quali si duplicano nelle copie successive e portano a delle mutazioni.
Lo studio
La ricerca è stata condotta da un Consorzio di ricercatori internazionali coordinato dal British Columbia Children’s Hospital di Vancouver di cui fa parte anche l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ed è stato pubblicato sul Journal of Experimental Medicine, ha identificato una nuova malattia rara genetica che si manifesta sotto forma di una grave allergia. Nello studio sono stati coinvolti 16 bambini e adulti che avessero sintomi molto simili fra loro, tramite l’analisi del corredo genetico si è riscontrata una mutazione del gene STAT6.
Il gene in questione controlla la risposta proliferativa indotta da citochine delle cellule T attivate, regolando l’espressione di inibitori durante il ciclo cellulare. Inoltre, il gene STAT6 è attivato da IL-4 ed IL-3, è coinvolto nei differenti aspetti della malattia infiammatoria allergica, come l’iperattività delle vie aeree, l’infiltrazione eosinofila e le risposte dei mastociti.
Tale cambiamento del codice genetico, tramite la collaborazione Laboratorio di Genetica Medica dell’Ospedale Bambino Gesù e del Laboratorio di Immunologia Pediatrica dell’Università Tor Vergata, ha dichiarato che ciò comporterebbe una serie di modifiche che regolano il sistema immunitario, interessando i linfociti di tipo T nella risposta allergica. Nonostante i sintomi possano ricondurre ad una reazione allergica, in realtà questi cambiamenti possono portare alterazioni che regolano il sistema immunitario. Ad oggi sono solo 20 persone che soffrono di tale malattia genetica rara in tutto il mondo.
Come spiega la professoressa Caterina Cancrini, responsabile dell’Unità Clinica e di Ricerca delle Immunodeficienze Primitive afferente all’Unità Operativa Complessa di Immunologia Clinica e Vaccinologia dell’Ospedale:
“A volte, i bambini che presentano quadri allergici potrebbero essere affetti da Errore Congenito dell’Immunità su base genetica. La precocità dell’esordio e/o la gravità di sintomi di immuno-disregolazione (manifestazioni allergiche gravi, ricorrenti e resistenti alla terapia convenzionale) devono suggerire sempre una condizione di Immunodeficienza su base genetica “
Sviluppi futuri sulla malattia rara genetica
Tramite lo studio condotto, la conoscenza di questa nuova malattia rara genetica finora sconosciuta, si possono comprendere il motivo di tali reazioni allergiche gravi, come il Dupolumab, cioè un anticorpo monoclonale che blocca il recettore della citochina IL-4, che è maggiormente presente nei pazienti allergici.
Grazie alla conoscenza del meccanismo di tale reazione allergica, ciò consente di effettuare una diagnosi precoce in modo da ridurre drasticamente l’utilizzo dei farmaci a base di cortisone che creano gravi effetti collaterali a lungo termine. Inoltre, tramite degli esami specifici, si possono comprendere i fenomeni di immuno- disregolazione potendo somministrare al paziente delle terapie personalizzate quando hanno gravi forme di allergia.