Trattamento in grado di aumentare l’aspettativa di vita? Una ricerca potrebbe dare una risposta a questa domanda contro l’invecchiamento
Studi su diversi animali hanno rivelato come specifici interventi migliorano la longevità e la salute dell’organismo. Molte ricerche si concentrano sul metabolismo, uno dei processi chiave che subisce i cambiamenti più importanti con l’età.
Il rallentamento del metabolismo è associato all’accumulo di grasso, alla perdita di massa muscolare e a una ridotta capacità di rigenerare le cellule danneggiate. Questo porta a un progressivo deterioramento del corpo e aumenta il rischio di malattie croniche legate all’età, come diabete, obesità e problemi cardiovascolari.
Le proteine giocano un ruolo fondamentale nell’invecchiamento. Alcune sono responsabili della regolazione del metabolismo, della divisione cellulare e della risposta allo stress. La scienza ha da tempo ipotizzato che modificare l’azione di alcune di queste proteine ritarda i segni del tempo. La ricerca in questo campo ha portato alla scoperta di numerose molecole che sembrano essere legate al processo di invecchiamento.
L’inibizione di specifiche proteine per migliorare la qualità della vita. Vari test preclinici hanno dimostrato che bloccare determinate proteine può avere effetti sorprendenti su diversi aspetti della salute, come il miglioramento della funzione muscolare, la riduzione del grasso corporeo e l’aumento dell’aspettativa di vita. Questi risultati potrebbero aprire la strada a nuove terapie anti-invecchiamento.
Un team di ricercatori della Duke-NUS Medical School ha scoperto una proteina chiave, l’interleuchina-11 (IL11), che sembra svolgere un ruolo centrale nel processo di invecchiamento. Gli scienziati hanno osservato che l’inibizione di questa proteina nei test preclinici ha portato a miglioramenti significativi nel metabolismo e a un aumento dell’aspettativa di vita fino al 25%. L’IL11 è associata all’accumulo di grasso e alla perdita di massa muscolare, due tra i principali segnali di invecchiamento.
La scoperta è stata fatta quasi per caso, durante un’analisi di campioni di tessuto per un altro progetto. I ricercatori hanno notato che i livelli di IL11 aumentavano significativamente con l’età, portandoli a concentrarsi su questa proteina come potenziale bersaglio terapeutico.
I test effettuati su modelli animali hanno mostrato che il blocco della IL11 ha migliorato il metabolismo w ha anche portato alla riduzione del grasso bianco e alla produzione di grasso bruno, noto per la sua capacità di bruciare calorie e mantenere la temperatura corporea.
Questo trattamento ha contrastato il declino muscolare legato all’età e preservato la salute generale degli animali, aprendo nuove prospettive per futuri trattamenti anti-invecchiamento. Ora si attendono ulteriori studi sull’uomo.