Sicurezza informatica: dopo l’impronta digitale arriva la scansione cardiaca

Scansione dell’impronta digitale, dell’iride o riconoscimento facciale sono tutti sistemi di autenticazione biometrica che ormai, soprattutto con gli smartphone, stanno entrando a far parte della nostra quotidianità. Questi sistemi di sicurezza informatica compiono l’identificazione della persona in base a caratteristiche biologiche e/o comportamentali, così da poter distinguere inequivocabilmente un individuo da un altro. A tal proposito, un gruppo di ricerca presso l’University at Buffalo ha proposto un parametro da monitorare diverso da solito: la “geometria” del cuore.

Questa nuova tecnologia è stata presentata nel ventitreesimo Annual International Conference on Mobile Computing and Communication (MobiCom) nello Utah. “Vorremmo usarla per ogni computer perché tutti hanno bisogno di privacy”, afferma Wenyao Xu, PhD, l’autore principale dello studio.

Una scansione continua e senza contatto

http://www.buffalo.edu/news.html

In passato abbiamo già affrontato l’argomento dell’autenticazione biometrica analizzando, in particolare, quale fosse il parere degli italiani riguardo questi sistemi di sicurezza. Adesso parliamo, invece, di un nuovo sistema che potrebbe inserirsi tra quelli già esistenti. La scansione cardiaca, principalmente attraverso l’acquisizione di segnali ECG, non è una novità. In questo caso, però, l’innovazione sta nell’esaminare la geometria del cuore, in dimensioni, forma e nel modo in cui si muove. “Non sono mai state trovate due persone con cuori identici“, afferma Wenyao Xu, aggiungendo inoltre che la forma del cuore non cambia nel tempo, a meno che la persona non sia affetta da una grave patologia cardiaca.

La scansione avviene in modo continuo e a distanza attraverso un radar Doppler a basso livello. Il sistema impiega circa 8 secondi per effettuare la prima scansione, dopo di ché continua il monitoraggio evitando che altri possano accedere al dispositivo protetto. Il segnale emesso dal radar, che presenta una potenza di circa 5 milliwatt, risulta essere sicuro per la salute come un comune segnale wi-fi che costantemente ci circonda.

Viste le sue caratteristiche, questa tecnologia si presenta come un’interessante alternativa agli attuali sistemi biometrici. Innanzitutto, essendo un rilevamento passivo e a distanza, non è necessario autenticarsi ogni volta che vogliamo effettuare l’accesso. In secondo luogo, il fatto di monitorare in maniera continua consente una disconnessione autonoma del dispositivo, una volta che ci si è allontanati.

Il prossimo passo in programma è quello di miniaturizzare il sistema così da poterlo integrare nei computer, ad esempio sugli angoli della tastiera, e negli smartphone. Un’ulteriore applicazione potrebbe riguardare l’identificazione in aeroporto dove si potrebbe monitorare una persona fino a 30 metri di distanza.

Paper: Cardiac Scan: A Non-Contact and Continuous Heart-Based User Authentication System

Published by
Jacopo Ciampelli