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Sigaretta elettronica, il nuovo studio conferma: per smettere con questa dipendenza bastano due telefonate con gli esperti

Una persona mentre fuma una sigaretta elettronica (Pixabay)

Una persona mentre fuma una sigaretta elettronica (Pixabay FOTO) - www.biomedicalcue.it

Un nuovo studio sulla sigaretta elettronica è un po’ preoccupante. Questa dipendenza va assolutamente bloccata!

La sigaretta elettronica è un dispositivo elettronico che vaporizza un liquido contenente nicotina, aromi e altre sostanze. Non produce combustione, bensì un aerosol inalato dall’utente. Il liquido è solitamente composto da glicole propilenico, glicerina vegetale, aromi e, opzionalmente, nicotina.

Questi dispositivi sono spesso considerati un’alternativa alle sigarette tradizionali perché riducono l’esposizione a molte sostanze cancerogene derivanti dalla combustione del tabacco. Ma la loro sicurezza a lungo termine non è ancora del tutto chiara, e alcuni composti presenti nell’aerosol potrebbero causare danni alle vie respiratorie.

Studi indicano che le sigarette elettroniche possono aiutare alcuni fumatori a smettere di fumare. Tuttavia, esiste il rischio di dipendenza da nicotina per i non fumatori, soprattutto tra i giovani, attratti dalla varietà di aromi e dall’apparente innocuità del dispositivo.

Sebbene rappresentino un’alternativa potenzialmente meno dannosa rispetto al fumo tradizionale, le sigarette elettroniche non sono prive di rischi.

La riduzione di questa dipendenza

Uno studio ha dimostrato che combinare diverse forme di supporto può essere efficace per aiutare i giovani adulti a smettere di “vapare”. Il programma, che include consulenza telefonica, applicazioni mobili per la salute e terapia sostitutiva con nicotina, ha portato il 45% dei partecipanti a smettere di utilizzare sigarette elettroniche entro tre mesi. Questo risultato è incoraggiante, considerando che l’80% dei partecipanti aveva una dipendenza quotidiana da vaping.

La ricerca, condotta su oltre 500 giovani di età compresa tra 18 e 24 anni, ha evidenziato che il supporto combinato può facilitare significativamente l’abbandono della nicotina. I partecipanti sono stati reclutati tramite social media e divisi casualmente in quattro gruppi con diverse combinazioni di aiuti. Questa strategia di intervento mirato può rappresentare una soluzione promettente per affrontare la crescente epidemia di vaping tra i giovani.

Una ragazza mentre fuma la sigaretta elettronica (Pixabay)
Una ragazza mentre fuma la sigaretta elettronica (Pixabay FOTO) – www.biomedicalcue.it

Un ruolo cruciale

Un elemento chiave del successo del programma è stato il supporto telefonico, che si è rivelato più apprezzato dai partecipanti rispetto alle aspettative iniziali. Contrariamente all’idea comune che i giovani preferiscano comunicare tramite messaggi di testo, molti hanno trovato la consulenza telefonica particolarmente efficace e motivante. Questo approccio fornisce un contatto umano diretto e immediato, aumentando l’impegno nel percorso di cessazione del vaping.

I risultati dello studio suggeriscono che interventi personalizzati e accessibili possono essere cruciali per contrastare la dipendenza da nicotina nei giovani. Ridurre il vaping è fondamentale non solo per prevenire i danni polmonari associati, ma anche per evitare che i giovani passino al fumo tradizionale, una delle principali cause di malattie e mortalità. Interventi come questo possono essere una pietra miliare per migliorare la salute pubblica a lungo termine.