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Sindrome metabolica, combattila a tavola con gli alimenti suggeriti dagli esperti | Butta giù il grasso addominale senza fare esercizio

Misurazione della circonferenza addominale (Pixabay)

Misurazione della circonferenza addominale (Pixabay FOTO) - www.biomedicalcue.it

Vuoi combattere la sindrome metabolica? Gli esperti suggeriscono di combatterla a tavola, utilizzando i giusti alimenti.

Gli esperti in nutrizione suggeriscono alimenti ricchi di nutrienti essenziali per promuovere la salute generale e prevenire malattie. 

I frutti di bosco, come mirtilli, lamponi e fragole, sono altamente raccomandati per il loro contenuto di antiossidanti e fibre, che aiutano a combattere l’infiammazione e a migliorare la salute digestiva.

Anche i pesci grassi, come salmone e sardine, sono consigliati per il loro alto contenuto di acidi grassi omega-3, che supportano la salute del cervello e riducono il rischio di infiammazione. 

Non dimentichiamoci dei legumi, inclusi fagioli, lenticchie e ceci: sono un’ottima fonte di proteine vegetali, fibre e minerali.

Gli effetti del grasso addominale

L’accumulo di grasso addominale, particolarmente quello viscerale, è stato associato a un aumento del rischio di patologie gravi, tra cui ipertensione, diabete di tipo 2 e disordini lipidici. La distinzione tra grasso sottocutaneo e grasso viscerale è rilevante dal punto di vista clinico: mentre il grasso sottocutaneo si trova appena sotto la pelle, il grasso viscerale circonda gli organi interni e rilascia ormoni e sostanze proinfiammatorie. Questo tipo di grasso agisce quindi come un tessuto metabolicamente attivo, aumentando significativamente il rischio cardiovascolare e contribuendo a sviluppare sindromi metaboliche.

Le cause del grasso addominale sono complesse e includono tanto fattori genetici quanto aspetti legati allo stile di vita. Alti livelli di stress e mancanza di sonno, ad esempio, favoriscono l’accumulo di grasso addominale a causa dell’aumento cronico del cortisolo, un ormone che stimola l’accumulo di tessuto adiposo. Inoltre, anche cambiamenti ormonali, come quelli osservati in menopausa, insieme a un’alimentazione inadeguata, una scarsa attività fisica e squilibri nella microbiota intestinale, sono fattori che contribuiscono a questo accumulo dannoso per la salute.

Una donna mentre prende le misure del suo addome (Pixabay)
Una donna mentre prende le misure del suo addome (Pixabay FOTO) – www.biomedicalcue.it

Strategie di prevenzione

Per prevenire e ridurre l’accumulo di grasso addominale, gli esperti consigliano di seguire uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata e attività fisica regolare. Dal punto di vista alimentare, è preferibile scegliere metodi di cottura semplici (come al vapore o al forno) e prediligere proteine magre, tra cui pesce e carni bianche. Inoltre, è fondamentale evitare gli zuccheri semplici e preferire carboidrati complessi (come riso integrale e quinoa), legumi e grassi sani, ricchi di omega-3, come quelli presenti in avocado, olive e pesce azzurro.

In situazioni in cui l’eccesso di grasso viscerale comporta gravi rischi per la salute, possono essere necessari trattamenti medici specifici. Tra questi, vi sono opzioni farmacologiche e tecniche endoscopiche, come la gastroplastica e il palloncino intragastrico; nei casi più gravi, è indicata la chirurgia bariatrica, come la gastrectomia verticale. Tuttavia, dopo un intervento è indispensabile adottare abitudini sane a lungo termine, un regolare monitoraggio medico e, in molti casi, supporto psicologico, per gestire lo stress e garantire un recupero stabile e duraturo.