Smettere di fumare è una scelta di salute valida a qualsiasi età, ma prima si smette e più c’è la possibilità di riprendersi.
Il fumo di sigaretta è da tempo al centro delle campagne di sensibilizzazione, grazie alla sua stretta correlazione con malattie gravi come il cancro e le patologie cardiovascolari. Nonostante la crescente consapevolezza sui suoi pericoli, milioni di persone in tutto il mondo continuano a fumare.
Il tabacco non rappresenta solo una dipendenza fisica, ma anche psicologica, rendendo difficile per molti smettere nonostante le chiare evidenze scientifiche sui rischi. Abbandonare il fumo è un passo che richiede impegno, motivazione e un forte supporto esterno.
Molti fumatori si chiedono se ci sia davvero un vantaggio nel tentare di smettere dopo anni, o addirittura decenni, di dipendenza. È una domanda che sorge quando si raggiunge una certa età, e alcuni potrebbero pensare che ormai i danni siano già stati fatti, rendendo vano qualsiasi tentativo di abbandonare il vizio.
La convinzione che smettere di fumare sia inutile dopo una certa età è diffusa, soprattutto tra coloro che hanno fumato per gran parte della loro vita. Numerosi studi hanno dimostrato che non è mai troppo tardi per migliorare la propria salute smettendo di fumare. Anche per coloro che hanno fumato per decenni, i benefici si manifestano una volta abbandonate le sigarette.
Uno studio della School of Public Health dell’Università del Michigan ha confermato che smettere di fumare porta benefici sulla qualità e quantità di vita, indipendentemente dall’età in cui si decide di farlo. La ricerca, condotta dal dottor Thuy Le, ha esaminato vari gruppi di persone, confrontando fumatori attuali, ex-fumatori e chi non ha mai fumato, per valutare l’aspettativa di vita a diverse età.
I risultati mostrano che anche chi smette di fumare in età avanzata può guadagnare anni preziosi di vita. Chi smette a 65 anni può evitare di perdere 1,7 anni di vita, mentre a 75 anni si possono guadagnare circa 0,7 anni. Anche se i numeri possono sembrare ridotti, rappresentano una grande percentuale dell’aspettativa di vita residua di un anziano.
Secondo lo studio, smettere di fumare prima dei 35 anni può evitare la perdita di 8 anni di vita, ma anche chi smette a 55 anni può ridurre la perdita a 3,4 anni. Ciò conferma che, indipendentemente dall’età, smettere di fumare comporta sempre un miglioramento della salute.
I benefici non sono solo anni aggiunti, ma anche di una migliore qualità della vita, con un minore rischio di sviluppare malattie debilitanti come il cancro ai polmoni o patologie cardiovascolari.