La tecnologia di stampa 3D ha preso piede all’incirca 20 anni fa, ma i prezzi sono diventati più accessibili solo recentemente, così ha avuto inizio un largo utilizzo della tecnica. Una delle migliori applicazioni della stampa 3D è la riproduzione di parti del corpo. Il livello di dettaglio che tale tecnologia può produrre spesso supera quella dei metodi tradizionali, offrendo ai pazienti un miglior comfort e un miglior design, ma soprattutto a un costo molto basso.
I ricercatori hanno utilizzato la stampa 3D per la produzione di un’ampia varietà di parti del corpo umano. Un trio di studenti di ingegneria biomedica, presso la Washington University di St. Louis , ha prodotto un braccio robotico per una ragazzina che aveva perduto il suo in un incidente. La paziente, Sydney Kendall, può sfruttare i movimenti della spalla per controllare il braccio per eseguire semplici movimenti quali lanciare una palla o muovere il mouse. Grandi benefici a bassi costi: il braccio è venuto a costare solo 200 $ rispetto ai 6000 $ per le protesi tradizionali.
Uno dei maggiori risultati è stato ottenuto su una giovane donna svedese che è stata sottoposta a un intervento per rimpiazzare quasi tutte le ossa del cranio con impianti di stampa 3D. La procedura è stata eseguita da un team di neurochirurghi alla University Medical Centre di Utrecht. La donna soffriva di un disordine osseo cronico e lo spessore della sua scatola cranica è cresciuto da 1,5 cm a 5 cm e, conseguentemente, ha iniziato a perdere la vista. Se il suo cranio non fosse stato sostituito, avrebbe avuto seri danni al cervello.
Ad aggiungersi alla lista dei pazienti che hanno usufruito della stampa 3D, c’è una donna inglese di nome Meryl Richards che è rimasta ferita in un incidente d’auto circa 40 anni fa. Dopo circa sei operazioni fallite per risistemare il problema, ha ricevuto un’ anca creata con la stampante 3D presso il Southampton General Hospital. Per disegnare l’ articolazione in titanio, è stato usato uno scanner TC. Prima dell’intervento le sono state prelevate cellule staminali dall’anca che successivamente sono state coltivate per produrne un numero maggiore. Queste cellule poi sono state impiantate nella paziente per incoraggiare la formazione di nuove ossa intorno all’impianto
Una società britannica denominata Fripp Design ha collaborato con diverse università del Regno Unito, al fine di produrre protesi sia del viso che degli occhi.Il livello di dettaglio delle protesi oculari è incredibile e vengono create in una varietà di formati con accostamenti cromatici precisi.
Gli Scienziati della Princeton University, l’anno scorso, hanno rivelato il loro “orecchio bionico”, che è in grado di rilevare una vasta gamma di frequenze radio di gran lunga maggiore rispetto agli umani. L’orecchio è formato da strati di una matrice composta da cellule di idrogel e bovino con nanoparticelle d’argento che formano un’ antenna a forma di spirale . Le cellule bovine sono state poi trasformate in cartilagine. Gli scienziati sperano di sviluppare la tecnologia in modo che sia in grado di rilevare suoni acustici, e suggeriscono che forse un giorno potrebbe essere utilizzata per ripristinare o migliorare l’udito umano.
Si ringrazia per l’articolo Luisa Ciociola, laureata in Tecniche di Radiologia Medica, per immagini e radioterapia presso l’Università Cattolica di Roma.