Home / Covid-19 / Stanchezza cronica da Long Covid: la scoperta italiana

Stanchezza cronica da Long Covid: la scoperta italiana

Exhausted freelancer falling asleep in front of laptop checking financial reports in company office late at night. Manager using modern technology network wireless working on economic statistics

Dopo aver contratto il SarsCoV2, 1 persona su 3 soffre di stanchezza cronica legata al Long Covid, l’effetto è legato al metabolismo dell’arginina.

Cos’è l’arginina?

Prima ancora di analizzare lo studio italiano condotto sulla stanchezza cronica, bisogna comprendere cos’è l’arginina e perché è essenziale per l’organismo umano.

stanchezza cronica

L’arginina è un aminoacido (monomero delle proteine), usato per la sintesi delle proteine, è un α-aminoacido basico con una catena laterale polare idrofilica, cioè ha un’elevata affinità per gli ambienti acquosi. E’ presente nella configurazione L, detta anche levogira, cioè tale composto otticamente attivo in una soluzione devia verso sinistra il piano della luce polarizzata. La formula chimica con cui si presenta è C6H14N4O2.

La L-arginina è un aminoacido definito semi essenziale per il mantenimento dell’omeostasi dell’organismo e la quantità da assumere per un adulto con una dieta equilibrata è di circa 3,5-5 grammi di arginina al giorno. L’arginina è presente in diversi alimenti come il pesce, l’uovo, il caviale, il tacchino arrosto, i cereali e derivati ed i formaggi.

Perché bisogna assumere la giusta quantità di arginina?

E’ essenziale apportare la quantità sufficiente di arginina per mantenere le funzioni vitali importanti, tra i benefici vi sono:

  • Protegge l’apparato circolatorio: specialmente per coloro i quali sono predisposti a patologie cardiache il medico consiglia l’assunzione di arginina.
  • Contribuisce alla riduzione del colesterolo cattivo (LDL).
  • Velocizza la cicatrizzazione: indicata per coloro i quali hanno ridotta quantità di collagene e inoltre è adoperata sotto forma di ungenti o creme per la medicazione di ferite poiché induce la secrezione di ormoni.
  • Aumenta la performance atletiche e resistenza durante l’esercizio fisico: in quanto velocizza un maggiore trasporto di ossigeno nei sangue e nutrienti essenziali durante la fase di recupero.
  • Stimola le proprietà immunostimolanti: in particolar modo per i pazienti immunodepressi, traumatizzati o malati di cancro.
  • Migliora la salute dei capelli: in quanto i capelli sono costituiti da cheratina e collagene ed hanno necessità degli amminoacidi durante la loro sintesi.
  • Supporto alla terapia per il diabete.
  • Aumenta le capacità mnemoniche combattendo la demenza.
  • Contribuisce a svolgere le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti: eliminando le tossine e i radicali liberi responsabili dell’infiammazione e dell’invecchiamento.

Cosa comporta una carenza di arginina?

E’ raro che una persona abbia livelli di arginina molto bassi, questi si possono verificare in persone che seguono una dieta prettamente vegetariana o vegana, nel caso un paziente abbia una carenza di arginina può presentare sintomi come: stanchezza, modifiche del sonno o difficoltà di concentrazione.

Lo studio italiano sulla stanchezza cronica da Long Covid

La stanchezza cronica da Long Covid è uno degli effetti che ha colpito una parte della popolazione in seguito all’infezione da SarsCoV2. Lo studio condotto dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS- Università Cattolica Campus di Roma, ha evidenziato come la stanchezza cronica sia legata alla carenza di arginina e come ciò comporti un’alterazione del metabolismo dell’aminoacido.

stanchezza cronica

La ricerca, coordinata da Francesco Landi, past president SIGG e direttore del Dipartimento di Scienze dell’invecchiamento ortopediche e reumatologiche del Policlinico Gemelli di Roma, ha evidenziato che livelli bassi di arginina porta nelle persone stanchezza, debolezza muscolare, insonnia e tachicardia. Tutto ciò è dovuto ad una problematica del metabolismo creata dall’arginina che stimola l’ossido nitrico, un’enzima essenziale per la funzione immunitaria e vascolare. Sono stati analizzati 57 pazienti, di cui 46 adulti con effetti Long Covid da otto mesi e 11 persone senza infezione da SarsCovid2.

Come lo stesso ricercatore Landi afferma:

“Prima di iniziare il trattamento abbiamo misurato le concentrazioni di arginina nel sangue, osservando livelli significativamente più bassi di arginina nei pazienti con long Covid. Alla fine dei 28 giorni abbiamo scoperto che le concentrazioni di arginina nel sangue dei pazienti con long Covid è salita, raggiungendo livelli ‘sani’ come quelli rilevati nei pazienti appartenenti al gruppo di controllo”

Infatti, al gruppo di pazienti sono stati somministrati 1,6 grammi di arginina e 500 mg di vitamina C liposomiale per 28 giorni.

Sviluppo futuri sulla stanchezza cronica

Il team di ricercatori è arrivato alla conclusione che il metabolismo dell’arginina è stato alterato nei pazienti che presentano una sindrome Long Covid. Attualmente per curare la presenza di stanchezza cronica, si può integrare l’arginina, ripristinandone i valori ottimali, portando anche ad evitare disfunzioni immunitarie e vascolari che portano ad essere più esposti verso malattie cardiovascolari.