TaoPatch: l’Italia che si inventa
Parliamo di un’Italia che poco conosciamo, ma di cui a noi di Close-Up Engineering piace scrivere e in questo articolo lo facciamo col Dr. Fabio Fontana, perito informatico e delle telecomunicazioni, dottore in Scienze Biomediche (HC) e con diversi attestati in discipline naturopatiche che si è occupato per tanti anni di inquinamento elettromagnetico e di come le frequenze dell’ambiente possano influire sulla salute delle persone. Con più di 10 anni di rilevamenti ambientali alle spalle, tra cui a Roma, nei pressi di Radio Vaticana e Radio Maria, quando si registrò un aumento di patologie, dovuti all’inquinamento elettromagnetico.
Da questa esperienza nasce un lavoro incrociato tra frequenze che invadevano quell’ambiente, intensità e zone del corpo colpite e le patologie che alcune persone avevano sviluppato, trovando un nesso tra di loro.
“Mi sono occupato della bonifica e del riequilibrio di quell’ambiente e i medici coinvolti,” ci spiega il signor Fontana “a distanza di un mese dalla bonifica stessa, hanno potuto verificare che le condizioni di salute delle persone con patologie erano diverse. Dopo il riequilibrio elettromagnetico dell’ambiente in cui vivevano, anche i loro corpi rispondevano diversamente alle cure.”
“Questo mi ha avvicinato a temi che riguardassero più la salute, ho partecipato a moltissimi corsi studiando anche naturopatia e avendo il privilegio di conoscere molti personaggi interessanti, tra cui il Professore Emilio del Giudice, fisico quantistico e tanti altri. Il mio obiettivo era prendere spunto da ciascuno per unire una serie di conoscenze diverse e realizzare la tecnologia che poi abbiamo sviluppato, che nasce da questo presupposto: i segnali elettromagnetici possono creare disordini nel corpo? Allora forse c’è modo di creare anche ordine nel corpo.”
Il dispositivo
Si tratta di una tecnologia innovativa basata sulle conoscenze moderne della biofisica applicata alla salute e al benessere e che accresce la capacità di percepire la posizione del proprio corpo nello spazio: la base fondamentale nel controllo del movimento.
Il TaoPatch, dal punto di vista tecnico, è un dispositivo medico che migliora il movimento e che agisce direttamente sul sistema propriocettivo: nanotecnologico e non invasivo, è composto principalmente da quantum dot, nanotubi di carbonio upconverting nanocrystals e altri materiali. Lo scopo era quello di ottenere un device passivo, ossia che non necessita alimentazione ma che si ricarica sfruttando le lunghezze d’onda emesse dal corpo stesso: la fonte principale di ricarica del dispositivo è l’infrarosso emesso dal corpo, oltre che la luce esterna.
“L’infrarosso del corpo, con determinate lunghezze d’onda, eccita i nanocristalli, trasformandole in altre. Fotoni dell’infrarosso sugli 800/900 nanometri vengono trasformati in lunghezze d’onda leggermente differenti, selezionando lunghezze d’onda che si usavano già nella low-level laser therapy, quindi c’era già una sperimentazione di base. La differenza da un macchinario laser è che il nostro dispositivo applica uno stimolo ultradebole ma costante, infatti si porta 24h al giorno.”
“Ci occupiamo principalmente di propriocezione e, allo stesso modo in cui raddrizzerei un albero, non posso farlo con forza spezzando i rami, ma con un piccolo stimolo quotidiano, continuo e costante posso ottenere un cambiamento e un risultato nel lungo termine decisamente importante.”
Questo dispositivo agisce a livello del sistema nervoso?
“Sì, la funzione principale è quella di emettere verso il corpo dei fotoni della stessa lunghezza d’onda usata nella terapia laser ultra debole e fotoni della stessa lunghezza d’onda di quelli utilizzati dalle cellule per comunicare tra loro. Vengono attivati fotorecettori e proteine fotosensibili che rilassano la muscolatura ed i dermatomeri, ovvero collegamenti tra la colonna vertebrale e il SNC, tra cui c’è una strettissima connessione. Il SNC si dirama in nervi secondari che vanno ad interessare anche determinare aree che coinvolgono sia organi che la cute; possiamo dunque ottenere decontrazioni selettive dei tessuti cutanei e dei muscoli, ma soprattutto la cosa più importante è che vanno a migliorare la comunicazione tra il SNC e tutti i propiocettori, i recettori della postura e del movimento.”
Posizionato sulla cute e in punti specifici con l’ausilio di un nastro cerotto, il TaoPatch agisce su tutti quanti i propriocettori, permettendo alla formazione e all’abilità del medico o del fisioterapista, ad utilizzarli in funzione del problema del paziente, mostrandosi un dispositivo non sostitutivo alla terapia, bensì complementare all’attività del dottore, accelerando i tempi di guarigione, riduzione del dolore. Può dunque essere impiegato in linea generale per migliorare il movimento e la postura, oppure essere adattato all’esigenza del paziente. L’azione agisce soprattutto sui muscoli involontari. TaoPatch può aiutare a migliorare l’equilibrio, a rendere fluido il movimento, può contribuire al detensionamento di parti del corpo contratte in nome di una maggiore flessibilità. Inoltre ogni articolazione e la comunicazione tra di essi può trarne beneficio come: gomito, spalla, polso, anca, ginocchio, caviglia e può bilanciare i recettori principali come gli occhi, l’articolazione temporo-mandibolare, la comunicazione oculo-cervico-vestibolare e il recettore podalico.
Di conseguenza è stato scientificamente dimostrato che l’utilizzo del TaoPatch favorisce un risparmio energetico nelle oscillazioni posturali: energia che il corpo può impiegare per altre funzioni.
“Il prossimo obiettivo sarebbe quello di poter aprire un’azienda negli Stati Uniti, dove abbiamo già dei partner che ci attendono, soprattutto per ampliare di molto la ricerca.” Continua a spiegarci il dr. Fontana: “Siamo convinti che il corpo sia gestito da un software che a volte funziona bene e a volte meno bene, per via dell’inquinamento chimico ed elettromagnetico nella vita di tutti i giorni. La salute si può in qualche modo facilmente riprogrammare, trovando semplicemente le informazioni giuste.”
“La soddisfazione più grande è stato il ricredersi: 7 anni fa nessuno mi dava retta e mi reputava un pazzo, mentre ad oggi in Italia abbiamo più di 1200 professionisti formati tra medici, odontoiatri, fisioterapisti, osteopati e preparatori atletici che utilizzano la tecnologia, siamo anche stati relatori in convegni internazionali per le terapie complementari in Francia, e forniamo squadre sportive e atleti importanti.”
“Un’altra immensa soddisfazione ce l’abbiamo nelle patologie degenerative come il Parkinson e la sclerosi multipla, per la quale abbiamo ottenuto dei miglioramenti nel movimento e siamo riusciti a renderli stabili fino ad un anno, impresa che con tutte le altre metodologie non si è mai riusciti a raggiungere. Si tratta dunque di un rallentamento della patologia, in quanto nelle persone trattate si è verificata una riduzione della scala di gravità della patologia di mezzo punto. Possiamo dunque accertare che il range di movimento delle articolazioni aumenta, si ha un maggiore equilibrio e un importante recupero dal punto di vista del dolore fisico, ma anche dell’aspetto emotivo: lavoriamo assieme a persone che sanno tutto della loro patologia e spesso, non vedendo progressi, si arrendono, smettono di fare fisioterapia e si lasciano lentamente andare. In questo, mi sento di ringraziare particolarmente il Professore Alberto Lomeo, ex primario di chirurgia vascolare nel Cannizzano di Catania, ad oggi il nostro responsabile medico scientifico, che ha portato avanti la ricerca sulla sclerosi multipla. Lo studio sarà pubblicato tra poco.”
Abbinando il dispositivo TaoPatch a metodiche mediche che riportano equilibrio nelle fasi pesanti del sonno (in cui è stato scoperto recentemente il sistema glionfatico) si potrebbe fare anche una sorta di pulizia del sistema nervoso. Il cervello può dunque, in qualche modo, drenare e ripulirsi dagli scarti.
Le applicazione del TaoPatch sono moltissime: trattare il dolore e i disordini del movimento dovute a patologie come la sclerosi multipla e il Parkinson.
Viene solitamente abbinato un periodo di fisioterapia?
“Il dispositivo funziona anche in autonomia, ma è chiaro che la vittoria si ottiene combinando le strategie: una persona che fa riabilitazione indossando la tecnologia TaoPatch ha dei tempi di recupero molto più rapidi rispetto ad una persona che usa la sola tecnologia o la sola riabilitazione. La tecnologia aiuta la comunicazione tra i sistemi che governano il movimento, perciò abbinandolo al movimento stesso significa riscrivere i pattern posturali in modo che risultino più duraturi nel tempo.”
Il device è già stato sperimentato in doppio cieco in diverse università, mostrando risultati veri e non effetti placebo, privo di effetti collaterali, con prima pubblicazione internazionale nel Journal of Sport Medicine and Physical Fitness, legato proprio al miglioramento prestazionale che il corpo ottiene utilizzando questo dispositivo. Lo studio è stato eseguito dallo studio auxologico italiano, dal dipartimento di biomeccanica e analisi del movimento con i tecnici del Politecnico di Milano, seguito dal bioingegnere principale, Nicola Cau (presente su Pumed). Certificato CE al Ministero della Salute, testato anche presso la Sapienza di Roma (master di Posturologia) e presso l’Università di Sassari, Facoltà di Medicina (oggetto di tesi di laurea in riprogrammazione posturale attraverso la nanotecnologia), dall’Università di Palermo (master in posturologia),dall’Istituto Auxologico Italiano (con pubblicazione su pubmed). È stato anche presentato al Congresso Internazionale delle Terapie Complementari di Nancy (Francia).