Home / Medicina / Tecnologia QMR: campi elettrici ad alta frequenza per curare la secchezza oculare

Tecnologia QMR: campi elettrici ad alta frequenza per curare la secchezza oculare

Tecnologia QMR: campi elettrici ad alta frequenza per curare la secchezza oculare

Il team esperto dell’azienda vicentina Telea Medical ha scoperto e brevettato la tecnologia QMR o a risonanza quantica molecolare, utilizzata poi dall’affiliata Resono Ophthalmic, azienda produttrice di uno speciale elettrodo a maschera in grado di erogare questa tecnologia. Gli studi clinici, effettuati in seguito, confermano i benefici a lungo termine del trattamento e i notevoli miglioramenti nella salute oculare dei soggetti trattati.

Secchezza oculare

Il film lacrimale è uno strato protettivo di liquido presente nella superficie dell’occhio, simile a una pellicola, ricco di sostanze nutritive ben equilibrate. Permette l’ammiccamento regolare delle palpebre e la corretta lubrificazione dell’ambiente. Le ghiandole lacrimali superiore e inferiore sono deputate alla produzione delle lacrime, una sostanza composta da acqua, sale, proteine e lipidi che derivano principalmente dalle ghiandole sebacee di Meibomio.

Queste diverse componenti, miscelate tra loro grazie all’azione delle palpebre, formano il film lacrimale. Più nello specifico, il film è costituito da un’importante componente lipidica in superficie che assicura la protezione dello strato acquoso sottostante dall’evaporazione. La componente più interna è data invece da uno strato mucoso.

Tecnologia QMR: campi ele
Credits: oftalpharmashop

La sindrome dell’occhio secco rappresenta una patologia caratterizzata, come suggerisce il nome, da una disidratazione del film lacrimale. Ne consegue un ambiente oculare poco lubrificato che comporta nel soggetto un senso di dolore o presenza di corpo estraneo, fotofobia, offuscamento del campo visivo, fino a ulcerazioni e perdita della vista. In alcuni casi provoca un aumento patologico della lacrimazione, la cui composizione risulta alterata e non ottimale.

Questa patologia colpisce 350 milioni di persone nel mondo e in Italia ne soffre il 25% della popolazione.

E’ possibile classificarla in:

  1. Occhio secco da produzione ridotta di film lacrimale, solitamente collegata a una patologia autoimmune detta sindrome di Sjogren;
  2. Occhio secco da evaporazione eccessiva del film lacrimale, causata da una disfunzione delle ghiandole di Meibomio adibite alla produzione dello strato lipidico, da una carenza di vitamina A oppure dall’uso eccessivo di lenti a contatto e colliri.

Rimedi per la secchezza oculare

Esistono varie cure attualmente valide:

  • Terapia medica classica che prevede la prescrizione di gel o pomate, colliri, antibiotici o lacrime artificiali. Rappresentano soluzioni temporanee che mirano alla remissione parziale e temporanea dei sintomi e non agiscono sulla causa dell’infiammazione;
  • Chiusura dei dotti lacrimali per ridurre il drenaggio lacrimale (in casi selezionati);
  • Utilizzo di particolari lenti a contatto che prevengono dall’effetto di abrasione nell’ammiccamento;
  • Terapie di rigenerazione cellulare mirate a guarire la causa, come l’applicazione della terapia QMR.

La tecnologia QMR

L’ingegnere Gianantonio Pozzato, CEO di Telea Medical con sede a Sandrigo (VI), insieme al suo team ha formulato la teoria della risonanza quantica molecolare, tecnologia oggi adottata e studiata nei centri medici di tutto il mondo.

Si accorse che il tessuto biologico è in grado di ricevere e assorbire efficacemente energia da campi elettrici oscillanti a bassa intensità e alta frequenza, con armoniche fino a 64 MHz. La vera rivoluzione di questa tecnologia è rappresentata dalla “targetizzazione” della quantità di energia somministrata. In ambito chirurgico, mira a distruggere i legami molecolari delle cellule senza innalzare eccessivamente la temperatura del tessuto. Evita dunque il danno termico provocato dai classici elettrobisturi, favorendo una più rapida guarigione.

Tecnologia QMR: campi elettrici ad alta frequenza per curare la secchezza oculare
Credits: Nvision Eyecare

Il campo elettrico induce effetti sul tessuto biologico che dipendono dalla sua frequenza: questa può comportare sia rigenerazione che danneggiamento delle cellule della membrana cellulare.

Modulando la frequenza, la tecnologia QMR, pensata originariamente per applicazioni in ambito chirurgico, può estendere la sua efficacia anche nella fisioterapia, medicina estetica e oftalmologia. Grazie alla stimolazione, infatti, è possibile agire direttamente sulle cellule staminali adulte per favorire proliferazione, metabolismo cellulare e rigenerazione naturale.

Applicazione della tecnolgia QMR in oftalmologia

La risonanza quantica molecolare è la prima applicazione tecnologica in grado di rigenerare i tessuti e rispristinare la condizione fisiologica dell’occhio. Viene erogata da un dispositivo dotato di un elettrodo a forma di maschera che stimola elettricamente la zona interessata e induce il recupero delle funzionalità delle ghiandole preposte alla produzione del film lacrimale. La terapia deve essere somministrata in 4 sedute settimanali della durata di 20 minuti.

Conclusioni sperimentali

L’unità della cornea e superficie oculare dell’Ospedale San Raffaele di Milano ha condotto uno studio clinico su 25 soggetti affetti da dry eye con evaporazione eccessiva. Una volta stimolati con la tecnologia QMR, i pazienti sono stati poi valutati i parametri che caratterizzano le funzionalità delle ghiandole di Meibomio.

Tecnologia QMR: campi elettrici ad alta frequenza per curare la secchezza oculare

I risultati evidenziano un miglioramento in quantità e qualità della lubrificazione, mostrando un potenziamento generale della condizione oculare dopo il trattamento. I molti studi clinici consultabili confermano l’efficacia ed evidenziano il passo innovativo della terapia. I benefici sono visibili sia a breve che a lungo termine: la continua e progressiva rigenerazione cellulare conduce il paziente da una condizione oculare patologica sino alla guarigione. Queste conclusioni aprono le porte all’applicazione della rigenerazione tissutale, grazie alla stimolazione QMR, in molti altri ambiti medici.

A cura di Anna Guazzo.