Trapianto di capelli low cost: volano tutti a Istanbul per farlo ma nessuno sospetta delle gravi conseguenze sulla salute
Boom del turismo per il trapianto di capelli low cost a Istanbul: l’offerta irresistibile nasconde rischi per la salute.
La perdita di capelli è una situazione che molti si trovano ad affrontare prima o poi, e spesso diventa più di un semplice fastidio estetico. Insomma, vedere i propri capelli diradarsi col tempo può influenzare anche come ci si sente dentro, creando insicurezze e dubbi. Certo, non è un dramma, ma per chi ci tiene – e sono in tanti, sia uomini che donne – trovare una soluzione diventa importante. E con tutte le tecniche che esistono oggi, non sorprende che in molti stiano cercando aiuto dai professionisti per rimettere qualche “ciuffo” là dove serve.
Uno dei metodi più popolari è senza dubbio il trapianto di capelli, che con le tecniche moderne è diventato molto meno invasivo. Parliamo di metodi come la FUE (Follicular Unit Extraction) o la DHI (Direct Hair Implantation), che permettono di ottenere risultati molto naturali e con cicatrici minime. Cioè, niente a che vedere con i vecchi trapianti che lasciavano segni visibili e richiedevano un recupero lunghissimo. Ora, tutto è più rapido e accessibile, e quindi non c’è da stupirsi che sempre più persone vogliano provare.
Questo aumento di richieste ha creato un vero e proprio fenomeno di turismo sanitario. Sì, perché chi vuole risparmiare qualche migliaio di euro spesso guarda anche oltre confine, verso paesi dove gli interventi costano molto meno. E qui entra in scena la Turchia, ormai famosa per i trapianti di capelli, soprattutto a Istanbul. La città è diventata una sorta di “capitale dei capelli”, con un numero incredibile di cliniche che offrono interventi a prezzi stracciati – roba che in Europa ci sogniamo.
Non è solo una questione di prezzi. La Turchia ha creato un vero sistema per attirare pazienti dall’estero, offrendo pacchetti completi che includono volo, pernottamento e trasporto. Il tutto rende il processo semplice e veloce, quasi come una vacanza con aggiunta di “capelli nuovi”. Però, quando si sceglie un trapianto a basso costo, è importante tenere in mente che non sempre risparmio significa qualità. Soprattutto in chirurgia, spesso ciò che costa poco ha dei compromessi.
Cliniche low cost: promesse e rischi nascosti
Alcune cliniche turche offrono trapianti a prezzi davvero imbattibili, e non c’è da stupirsi che attirino persone da tutto il mondo. Ma, come spesso accade, il prezzo basso può nascondere rischi. A volte, chi esegue l’intervento non è nemmeno un medico qualificato, e questo – lo capite anche voi – può portare a problemi come infezioni o risultati insoddisfacenti. Una clinica britannica ha lanciato l’allarme, avvertendo proprio delle possibili complicazioni in strutture dove il personale non è abbastanza formato.
Non tutte le cliniche turche sono uguali, ovviamente: alcune sono serie e hanno esperti preparati, mentre altre lasciano fare il lavoro a persone senza esperienza specifica. Però, molti pazienti ignorano i rischi e si lasciano sedurre dalla prospettiva di un trapianto economico, pensando che il risparmio valga ogni compromesso. Sfortunatamente, questo non sempre si rivela vero, e l’intervento può richiedere ritocchi successivi o perfino peggiorare la situazione iniziale.
Il vero costo del risparmio sui trapianti
Dietro alla corsa al trapianto low cost si nascondono pericoli reali: infezioni, cicatrici permanenti e danni al cuoio capelluto sono solo alcuni dei possibili rischi. Alcuni pazienti si ritrovano con zone diradate anche dopo l’intervento, perché i bulbi donatori vengono sovrasfruttati fino al punto di esaurirsi. E in alcune cliniche, capita che l’intervento venga eseguito da personale non specializzato, con tutti i problemi che ne conseguono.
Per chi sceglie una clinica low cost senza fare verifiche adeguate, il rischio di dover poi pagare ulteriori interventi correttivi è alto. Anche gli esperti italiani mettono in guardia: chi bada solo al prezzo spesso finisce per pentirsi e dover spendere ancora di più per correggere gli errori fatti all’estero. Insomma, un trapianto economico può sembrare una buona idea all’inizio, ma a lungo andare, il conto può diventare salato.