Giunge una buona notizia dell’ospedale Bambino Gesù di Roma: un bambino di soli 6 anni, positivo al covid, dopo essere stato sottoposto a plasma-terapia che lo ha guarito, ha subito un trapianto di midollo. Anch’esso andato a buon fine. Il bambino, infatti, era affetto da leucemia linfoblastica acuta, una forma di leucemia maligna, relativamente rara. Da Londra, era giunto a Roma ad ottobre con la sua famiglia per effettuare il trapianto, ma, a marzo, durante alcuni test effettuati prima del trapianto, i medici hanno scoperto che tutta la famiglia del piccolo paziente, incluso il bimbo, era affetta da covid. Il padre e il bambino erano asintomatici, mentre la madre presentava sintomi lievi.
A questo punto non era più possibile procedere con l’intervento. Immediatamente i tre sono stati trasportati al Centro covid di Palidoro (frazione di Fiumicino). Il bambino era chiaramente un soggetto molto a rischio, in quanto non poteva sviluppare anticorpi per via dei trattamenti di chemio e immunoterapia. Questi ultimi due trattamenti sono, di norma, utilizzati per massimizzare le probabilità di riuscita del trapianto di midollo, infatti, “abbassano” la carica della malattia. Dal momento che i medici non avevano trovato donatori compatibili, hanno deciso di prelevare le cellule staminali emopoietiche (danno origine a tutte le cellule del sangue) da uno dei due genitori. Essendo affetti da covid anche loro, era necessario aspettare che guarissero completamente. Nell’attesa, il professor Locatteli e il suo team, hanno deciso di agire con la plasma-terapia per dare al bambino anticorpi efficaci e tentare di tutelarlo da ulteriori e possibili complicanze date dal covid. A proposito della plasma terapia, il dottor Locatelli dichiara: “E’ una delle strategie più promettenti per il trattamento dei pazienti affetti da forme di covid con severo interessamento polmonare. Nel caso del piccolo, pur non essendoci un interessamento polmonare, il bimbo non poteva però formare anticorpi contro il covid a causa delle terapie ricevute. Abbiamo quindi deciso di provare se il plasma portasse alla guarigione virologica del bambino”. Prima che il team potesse procedere, ha atteso l’approvazione della terapia da da parte del Comitato etico del Bambino Gesù e la concessione del nulla osta del Centro regionale sangue. Con l’aiuto dell’ospedale Spallanzani e San Camillo, la terapia al plasma ha avuto inizio il 9 maggio.
Il bambino, fortunatamente, è guarito dal covid e nel frattempo si è negativizzato anche il papà. Solo 20 giorni dopo il trattamento al plasma, il piccolo paziente si è sottoposto all’intervento per ricevere il midollo. Il bimbo ha reagito bene anche a quest’ultima operazione. Dall’ospedale Bambino Gesù hanno dichiarato che il piccolo, al momento, è “in ottime condizioni generali, non ha avuto complicanze post-trapianto, le cellule del papà si stanno moltiplicando e si avvia verso la guarigione completa“. Il dottor Locatelli si dice soddisfatto e molto positivo nei confronti della terapia al plasma per debellare il covid. Spiega, poi, Locatelli all’Ansa: “Nella letteratura medica specifica, ad oggi, non risulta essere mai stato trattato un paziente pediatrico, o un futuro ricevente di un trapianto di cellule staminali, con questo approccio per rendere il trapianto più sicuro. Dunque questo approccio, a nostra conoscenza, risulta essere stato impiegato per la prima volta in un paziente leucemico e, ovviamente, apre la strada a trattamenti analoghi per altri pazienti in simili condizioni”