Nel corso dell’ultimo anno e mezzo, il sistema sanitario nazionale ha dovuto fare i conti con le conseguenze della situazione di emergenza sanitaria, che ancora adesso deve essere contrastata. Se è vero che il picco sembra essere lontano, è altrettanto vero che la pandemia non è stata ancora debellata in maniera definitiva, come dimostrano le varie ondate che, a intervalli regolari, ritornano a minacciarci. Anche per questo motivo può essere utile scoprire in che modo è organizzata la rete di approvvigionamento degli attori della sanità, con riferimento in particolare al trasporto di medicinali per gli ospedali e le farmacie.
Esiste, infatti, una differenza significativa fra il trasporto di medicinali comuni, cioè quelli che vengono impiegati nella vita di tutti i giorni, e i medicinali che diventano necessari solo in situazioni di emergenza come quella in cui siamo coinvolti dal mese di febbraio dello scorso anno. I primi sono farmaci con una richiesta regolare: di conseguenza, è necessario solo un rifornimento periodico. I secondi, invece, devono soddisfare le condizioni particolari tipiche di una situazione di urgenza, sia dal punto di vista delle quantità che in termini di tempistiche.
Il trasporto medicinali urgenti viene organizzato da aziende specializzate, in modo da assicurare un approvvigionamento adeguato delle farmacie, delle aziende farmaceutiche e degli ospedali. Come per tutti i trasporti farmaceutici, anche in questo caso è indispensabile poter contare su veicoli coibentati che consentano di trasportare i medicinali a temperatura controllata, in conformità con le norme del settore, così da risultare sanitizzati e in condizioni ottimali. Nel settore dei trasporti farmaceutici, nessun dettaglio può essere lasciato al caso, perché solo con la massima attenzione riservata a ogni particolare si può essere certi che la movimentazione raggiunga gli standard di qualità auspicati.
A partire dal momento della gestione della richiesta per arrivare alla fase di consegna, è importante – tra l’altro – far sì che vengano rispettate in modo impeccabile le tempistiche stabilite. Fra gli altri aspetti decisivi per il buon esito delle operazioni, va ricordata la scelta del mezzo di trasporto. Quest’ultima deve essere effettuata tenendo conto non solo delle quantità, ma anche della temperatura che deve essere rispettata per tutta la durata del viaggio. È necessario, poi, che il personale che si occupa della logistica e del trasporto in questo ambito sia formato e ben aggiornato a proposito delle procedure che devono essere seguite: nel settore è previsto anche il rilascio di patentini ad hoc.
I trasporti a temperatura controllata possono essere effettuati a temperature diverse a seconda delle esigenze che ci si propone di soddisfare. Il trasporto di campioni biologici, per esempio, deve essere eseguito a 20 gradi sotto zero, mentre in generale la movimentazione di prodotti farmaceutici presuppone trasporti refrigerati, cioè a una temperatura compresa fra i 2 e gli 8 gradi. Infine, ci sono anche i trasporti a temperatura ambiente, fra i 15 e i 25 gradi, a cui si ricorre per il trasporto di strumenti medicali e di medical devices. I mezzi che vengono utilizzati al giorno d’oggi sono anche in grado di trasportare tipologie di prodotto differenti, e che quindi richiedono temperature diverse, essendo dotati di paratie con le quali separare gli ambienti. Il tracciato delle temperature può essere tenuto sotto controllo in qualsiasi momento grazie a sistemi satellitari e termo registratori con i quali vengono misurate le temperature nel vano di carico.
Dopo che è uscito dal sito di produzione, ogni farmaco entra a far parte della distribuzione all’ingrosso, prima di essere venduto al dettaglio. Nel nostro Paese, questa attività può essere svolta solo dalle farmacie, o al massimo dalle parafarmacie nel caso in cui si tratti di medicinali che non comportano un obbligo di prescrizione. Una rete di distributori attiva sul territorio assicura la distribuzione del farmaco in modo che le consegne siano effettuate in maniera tempestiva, i farmaci in commercio risultino reperibili e i prodotti vengano conservati in modo adeguato. I grossisti e i depositari sono i due attori più importanti coinvolti nella fase della distribuzione, e per poter operare devono essere autorizzati in base a quanto previsto dal D. Lgs. n. 219 del 2006.
Questo decreto sancisce l’emanazione, da parte della Regione di competenza, di un provvedimento di autorizzazione che consenta la distribuzione all’ingrosso. Affinché questo provvedimento possa essere emanato, però, è necessaria una verifica ispettiva, che serve ad appurare tra l’altro che i locali di destinazione siano adatti alla conservazione dei farmaci. I grossisti hanno l’obbligo di rispettare i tempi di consegna concordati e di attenersi alle linee guida sancite dal Decreto del 6 luglio del 1999 del Ministero della Salute a proposito della distribuzione dei farmaci per uso umano, del loro trasporto e della loro conservazione.