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Trovate sostanze pericolose negli asparagi: il Ministero della Salute in allarme | Centinaia di ricoveri per intossicazione

Asparagi (Depositphotos foto)

Asparagi (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Allarme per gli asparagi dei boschi: trovate sostanze irritanti qui, esperti invitano alla cautela dopo diversi casi di intossicazione.

In primavera, i boschi si riempiono di colori e anche di occasioni per raccogliere qualcosa di buono da portare in tavola. Gli asparagi dei boschi (Ornithogalum pyrenaicum), in particolare, sono molto ricercati: sottili, eleganti e perfetti per mille ricette. Però – e qui arrivano le notizie non proprio felici – bisogna sapere che certe piante, anche se sembrano innocue, possono nascondere delle insidie.

Andare a caccia di erbe spontanee è quasi una moda ormai, oltre che una tradizione antica. Ma non tutto ciò che si trova nel bosco è adatto da mettere nel piatto. Un aspetto spesso sottovalutato è che alcune specie, pur assomigliando ad altre più conosciute, possono contenere sostanze irritanti o comunque poco raccomandabili per la salute. E questo, con gli asparagi dei boschi, sta diventando un tema sempre più discusso.

In più, c’è da considerare che anche le piante “buone” a volte possono dare problemi. Non sempre si ha una reazione immediata, anzi: capita che i sintomi compaiano dopo ore. E allora capire cosa ha causato il fastidio diventa complicato. Insomma, raccogliere e mangiare piante spontanee, specialmente quelle meno conosciute, richiede un pò più di attenzione di quanto si pensi.

Con l’aumento della raccolta e della vendita di questi asparagi nei mercatini locali e nei supermercati, il rischio cresce. È importante ricordarsi che, oltre alla passione per la natura, serve anche un pizzico di prudenza e di voglia di informarsi davvero su quello che si mette nel piatto.

Le raccomandazioni

Al momento, l’ANSES non ha proposto il divieto di consumo degli asparagi dei boschi, ma ha raccomandato prudenza. Secondo gli esperti, vista la crescita nella raccolta e nella vendita di questi vegetali, sarebbe necessario informare meglio sia i consumatori sia gli operatori sanitari.

In caso di sintomi sospetti dopo aver mangiato questi asparagi, è importante rivolgersi rapidamente a un centro antiveleni e, se possibile, conservare una fotografia o un campione del vegetale consumato, per facilitare la diagnosi e l’intervento dei medici.

Asparagi di bosco (Anses foto)
Asparagi di bosco (Anses foto) – www.biomedicalcue.it

Il contesto degli allarmi alimentari

Tutto è partito da alcuni casi registrati in Francia, come riportato da Il Fatto Alimentare. Lì, il Centro Antiveleni di Nancy ha raccolto negli anni diversi episodi di intossicazione legati proprio agli asparagi dei boschi. I sintomi? Sempre quelli: dolore forte alla bocca e alla gola, gonfiore, difficoltà a deglutire e, a volte, anche eruzioni cutanee. Questi disturbi, che si presentavano dopo circa tre ore dall’ingestione, hanno fatto insospettire i medici. L’agenzia per la sicurezza alimentare francese ANSES ha quindi deciso di vederci chiaro, analizzando campioni sia raccolti nei boschi sia acquistati nei negozi.

I risultati, redatti in un documento del 2024, hanno mostrato una presenza abbondante di cristalli di ossalato di calcio – quelli che, sotto il microscopio, sembrano minuscoli aghi. E sì, questi aghi resistono anche alla bollitura e possono irritare pesantemente le mucose. Oltre ai famigerati rafidi, nei campioni sono state trovate anche mucillagini, zuccheri e altri composti naturali. La causa principale dei sintomi sembra comunque legata ai cristalli, che si infilano nelle mucose provocando quei fastidi orofaringei.