Prevenzione

Tumore al seno: come si sviluppa e l’importanza della prevenzione

Il tumore al seno è la neoplasia più diffusa fra le donne, seguita da quella che colpisce il colon-retto, dal tumore polmonare e da quella alla vescica. Secondo i dati, il carcinoma mammario rappresenta il 29% dei tumori femminili e presenta un’incidenza maggiore nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 69 anni.

Tra i più comuni sintomi tumore al seno rientrano i noduli, i quali possono essere visibili oppure percepibili tramite palpazione; nella maggior parte dei casi però durante i primi stadi non mostra segni evidenti. Proprio per questo motivo, al fine di individuare una neoplasia ai suoi stadi iniziali, risulta fondamentale sottoporsi a visite di controllo periodiche. In questo articolo vi spiegheremo che cos’è il tumore al seno, quali sono i fattori che possono favorirne la formazione e quali esami effettuare per individuarlo il prima possibile.

Tumore al seno: che cos’è

Quando si parla di tumore al seno si fa riferimento alle neoplasie che colpiscono le mammelle e che si presentano come una proliferazione incontrollata di cellule di diversi tessuti, ma in particolare di quelle dei lobuli e dei dotti galattofori.

A seconda dei casi, si potrà avere un tumore benigno, il cui sviluppo è limitato alla zona nella quale si forma, oppure maligno, il quale tende a metastatizzare, coinvolgendo nel processo altre parti del corpo.

Fibroadenoma e carcinoma

Tra i più comuni tumori al seno benigni rientrano i fibroadenomi, i quali colpiscono le donne in età fertile e possono aumentare di dimensione durante la gravidanza. Il loro sviluppo avviene in corrispondenza della ghiandola mammaria e, benché colpiscano in genere una sola mammella, possono essere anche bilaterali. La loro presenza non aumenta il rischio di sviluppare un tumore maligno.

Diversamente da questi, i carcinomi sono tumori maligni che, negli stadi più avanzati, possono estendersi al tessuto adiposo e connettivo, nonché verso altri organi.

Quali fattori possono favorire lo sviluppo del carcinoma mammario

I fattori che possono favorire la comparsa di tumori mammari sono numerosi; tra questi rientrano, oltre all’età, la quale varia, come visto, a seconda del tipo di tumore, e all’ereditarietà genetica data dalle mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2, le terapie ormonali, la presenza di casi in famiglia, il fumo, l’alcool e l’obesità.

L’importanza della prevenzione e dello screening

L’elevata incidenza del carcinoma al seno, il gran numero di fattori predisponenti e la scarsa o assente presenza di sintomi nelle fasi iniziali, associati alla pericolosità delle forme di tumore maligno, soprattutto se individuate in stadi avanzati, rendono la prevenzione, sia primaria sia secondaria, molto importante.

Mentre la prevenzione primaria consiste essenzialmente nel seguire uno stile di vita sano, limitando il consumo di alcolici, eliminando il fumo, seguendo una dieta equilibrata e facendo esercizio fisico, quella secondaria riguarda lo screening, le visite senologiche e l’autopalpazione seno.

L’esame di screening per la prevenzione del tumore al seno consiste in una mammografia a cui vengono invitate a sottoporsi, ogni due anni, le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni al fine di individuare piccoli noduli e cellule sospette.

Quando l’esame mette in evidenza qualcosa di sospetto, la persona viene invitata a sottoporsi a esami di approfondimento, come l’ecografia mammaria, l’esame citologico e la visita senologica.

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Redazione