Pelé, una vera e propria leggenda del calcio, si è spento oggi all’età di 82 anni dopo aver lottato contro un tumore al colon. Il Brasile, ma anche tutto il mondo del calcio piangono la scomparsa del campione.
Edson Arantes do Nascimento è questo il vero nome che si nascondeva dietro al famoso Pelé. Nasce in Brasile nel 1940 dove si affermerà come calciatore e dirigente sportivo. Definito successivamente come il calciatore del secolo per la FIFA, per il Comitato Olimpico Internazionale e per l’International Federation of Football History & Statistics, nonchè Pallone d’oro FIFA del secolo.
Riconosciuto come “leggenda” del calcio per essere stato, inoltre, l’unico calciatore al mondo ad aver vinto tre edizioni del campionato mondiale di calcio con la nazionale brasiliana tra il 1958 e il 1970.
Al suo ritiro, a differenza dei suoi colleghi, Pelé preferì non fare l’allenatore, piuttosto si dedicò ad autobiografie, documentari e brani musicali.
Nel 2014 viene ricoverato a causa di calcoli renali. Nei mesi successivi viene operato alla prostata e nel 2021 riceve la diagnosi del tumore al colon. Dopo aver lottato con grande tenacia, Pelé perde la sua più grande battaglia. Cos’è e come si manifesta il tumore al colon?
Il colon costituisce la parte finale dell’apparato digerente dove avviene il riassorbimento di acqua e del sodio presenti nel chimo, che assume gradualmente la consistenza delle feci. Inoltre, è in grado di sintetizzare, grazie al microbiota umano presente in questo tratto, alcune vitamine liposolubili essenziali a partire da sostanze di scarto.
Il tumore del colon è un tumore che interessa i tessuti di una porzione di intestino crasso, ovvero il colon o il retto. Così come tutti i tumori, anche questo è una diretta conseguenza di una crescita incontrollata di cellule e per la precisione, in questo caso parliamo di cellule epiteliali della mucosa che riveste la parte interna dell’intestino.
I tumori localizzati a livello del colon sono molto più frequenti rispetto a quelli del retto e si manifestano con modalità diverse sia a livello clinico che molecolare. Capiamo bene, dunque, che a manifestazioni differenti corrispondono trattamenti differenti.
Nella maggior parte dei casi, la crescita incontrollata di cellule si manifesta con la presenza di polipi, ovvero piccole escrescenze localizzate sulla mucosa intestinale. Questi polipi, però, non sono tutti uguali.
Non tutti i polipi sono responsabili dell’insorgenza di tumori e sono, dunque, considerati benigni. Per la precisione parliamo di polipi:
Solo questa ultima classe viene considerata forma precancerosa e, dunque, potrebbero trasformarsi da polipi benigni a neoplasia maligna. L’adenocarcinoma è, infatti, il tumore più diffuso del colon-retto e si manifesta nella maggior parte dei casi nel sigma, ovvero nell’ultima parte del colon vero e proprio.
La maggior parte delle volte i polipi non provocano sintomi, ma altre volte possono manifestarsi con sangue nelle feci, mal di stomaco e cambiamenti nei movimenti intestinali.
Altri sintomi sono difficili da distinguere in quanto risultano sovrapponibili ad altre malattie intestinali. Tra questi:
I diversi studi condotti negli anni hanno dimostrato come il tumore del colon-retto sia legato a diversi fattori di rischio. Analizziamo i principali:
Come abbiamo accennato, molte volte i sintomi non compaiono o sono difficilmente distinguibili da altre malattie. A tal proposito, la prevenzione attraverso i diversi tipi di screening risulta essere fondamentale. Analizziamo i diversi tipi di test che ci permettono di effettuare una precisa diagnosi:
Effettuare una precisa e dettagliata diagnosi per avere la precisa “identità” del tumore consente di scegliere il trattamento più efficace.