Lotta ai tumori: arrivato in Italia il macchinario per l’ipertermia profonda
Da oggi la lotta ai tumori in Italia ha un nuovo importante alleato, inaugurato al Polo di radioterapia oncologica dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Si tratta di un sistema per l’ipertermia profonda, primo macchinario del genere sul nostro territorio, ma già utilizzato principalmente nel Nord Europa ed in America.
Utilizzata insieme alla chemioterapia ed alla radioterapia, questa tecnologia ha dimostrato una consistente efficacia con svariate tipologie di tumore: cancro alla prostata, al pancreas, al colon-retto, ma anche alla mammella e a tumori della testa e del collo.
Combattere i tumori con il calore
L’ipertermia oncologica sfrutta onde elettromagnetiche (nel campo delle microonde o delle radiofrequenze) per provocare un riscaldamento selettivo del tessuto maligno. Nello specifico, il macchinario inaugurato a Roma permette una notevole precisione nel distribuire il calore, in funzione sia della dimensione del tumore che della sua localizzazione.
Il calore, oltre a contribuire al processo di necrosi delle cellule maligne, attiva una risposta immunitaria anti-tumorale, solitamente debilitata dalla malattia stessa e/o dalle cure chemioterapiche, il tutto senza avere effetti collaterali. Questo tipo di trattamento, infatti, è indolore e non invasivo, anche per cure di lunga durata. Ogni seduta ha la durata di circa un’ora ed è convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale.
“Riscaldando il tumore a 40-45 °C possiamo indurre un danno alle cellule tumorali tale da portarle alla morte. Altro punto di forza è la sua capacità di rendere le cellule colpite molto più sensibili alla radioterapia e alla chemioterapia migliorando l’indice terapeutico senza che aumenti la tossicità per il paziente.” Queste le parole del prof. Lucio Trodella, direttore della UOC di Radioterapia Oncologica.
L’utilizzo dell’ipertermia profonda è idoneo a qualunque stadio della malattia e su pazienti di tutte le età.
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