L’inquinamento dell’aria rappresenta un problema serio, soprattutto nelle grandi città, causato dal rilascio nell’atmosfera di sostanze nocive per la salute come il monossido di carbonio, il particolato e il biossido di azoto. Questi composti sono prodotti di scarto di alcuni dispositivi utilizzati ogni giorno, come le caldaie a gas e i veicoli con motore endotermico, ma anche dagli incendi boschivi, dagli impianti industriali e da alcune pratiche agricole.
Questo problema interessa sia gli ambienti domestici che quelli lavorativi, in quanto riduce la qualità dell’aria indoor e comporta una serie di rischi all’interno dei luoghi chiusi. Tuttavia, per legge nelle aziende i datori di lavoro devono tutelare la salute dei lavoratori, adottando una serie di procedure efficaci per eliminare o ridurre i pericoli e garantire adeguati standard di sicurezza negli ambienti aziendali.
Una soluzione utile per contrastare l’inquinamento indoor è rappresentata dal purificatore d’aria, un dispositivo che consente di ridurre gli inquinanti negli ambienti chiusi di uffici, cliniche e scuole, ma anche nelle abitazioni, migliorando la qualità dell’aria interna. Si tratta di un apparecchio semplice da usare e installare, per assicurare la salute e il benessere dei lavoratori diminuendone l’esposizione alle sostanze pericolose.
Il purificatore d’aria dispone di un apposito sistema di filtraggio, in grado di eliminare fino al 99,97% delle sostanze dannose per la salute presenti nei luoghi chiusi.
I purificatori d’aria, infatti, rimuovono dall’aria una serie di inquinanti biologici e chimici come germi, virus, fumo, sostanze chimiche, polveri sottili e persino odori sgradevoli, trattenendo anche allergeni e pollini che causano problemi all’apparato respiratorio come asma e allergie.
Per farlo i purificatori d’aria utilizzano appositi filtri HEPA e a base di carbonio, in questo modo sono capaci di catturare particelle di natura diversa utilizzando un unico sistema di filtraggio e garantendo un’elevata efficacia.
I dispositivi più innovativi sono dotati anche di soluzioni avanzate, come sensori smart che monitorano la qualità dell’aria indoor e attivano automaticamente i sistemi filtranti quando rilevano una concentrazione eccessiva di determinati inquinanti.
Un’altra tecnologia all’avanguardia è lo ionizzatore bipolare, un sistema presente in alcuni purificatori d’aria di ultima generazione che aumenta le prestazioni del sistema di filtraggio, usando ioni positivi e negativi per aggregare le particelle più piccole e difficili da intercettare.
Il purificatore d’aria negli uffici assicura un maggiore comfort ambientale, eliminando i cattivi odori per migliorare il benessere dei dipendenti. Inoltre, riduce la presenza di inquinanti nei luoghi di lavoro chiusi e poco ventilati, garantendo una qualità dell’aria indoor più elevata.
Questo consente di tutelare maggiormente la salute dei lavoratori, mettendo a disposizione un ambiente più sano in cui trascorrere molte ore al giorno, con effetti positivi anche sulla produttività e le performance di dipendenti e collaboratori.
Fonte: “A cosa serve il purificatore d’aria” a cura di magazine.lyreco.it.
Attraverso i purificatori d’aria è possibile rimuovere una serie di sostanze dannose per gli esseri umani dai luoghi di lavoro, rendendo questi ambienti più sicuri per i lavoratori. Si tratta di un investimento che permette di usufruire di diversi benefici, inoltre è possibile scegliere tra un’ampia gamma di modelli sul mercato con soluzioni adatte ad ogni esigenza e azienda. Questi dispositivi sono anche facili da installare e mantenere, basta posizionarli a terra o a parete in uno spazio adeguato e sostituire periodicamente i filtri per mantenere invariata l’azione filtrante.
La depurazione dell’aria negli uffici è fondamentale al giorno d’oggi, considerando il potenziale impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute, come indicato dal Consiglio europeo e dall’Agenzia europea dell’ambiente. Le direttive UE, in particolare, prevedono soglie limite per la maggioranza degli inquinanti presenti nell’aria, ad esempio stabilendo una concentrazione massima di 40 μg/m³ di PM10 e di 25 μg/m³ di PM2.5 come valori medi annuali.
Inoltre, nel 2021 l’OMS ha ridotto le soglie di tutela per l’inquinamento dell’aria, per esempio diminuendo a 5 μg/m³ il livello di PM2.5 considerato non dannoso per la salute umana. Questa revisione ha spinto le autorità europee ad aggiornare la direttiva UE, introducendo dei limiti più stringenti per i Paesi membri da raggiungere entro il 2030.
Ovviamente, è necessario intervenire in tutti i settori, dal riscaldamento domestico all’industria e all’agricoltura, per diminuire in modo significativo l’emissione di contaminanti come il PM2.5.
Tuttavia, i purificatori d’aria rappresentano una soluzione semplice, efficace e già disponibile per contrastare questo problema, limitando gli effetti dell’inquinamento atmosferico per migliorare la qualità dell’aria nei luoghi chiusi di lavoro e in quelli domestici.