Innovazione nella chirurgia: chirurgo italiano opera dalla Francia il suo paziente che si trova in Cina. Com’è andato l’intervento.
Per la prima volta nella storia, è stato eseguito un intervento chirurgico a distanza transcontinentale per l’asportazione di un tumore al rene: è un traguardo storico nel campo della chirurgia robotica e della telemedicina. L’operazione, effettuata tra la Francia e la Cina, ha messo in luce l’enorme potenziale della telechirurgia e il ruolo chiave delle tecnologie avanzate, come le reti 5G e la fibra ottica, nel futuro della medicina.
Il protagonista di questa straordinaria operazione è il chirurgo italiano Alberto Breda, primario di Urologia Oncologica e leader dell’equipe di Trapianti Renali presso la Fondazione Puigvert di Barcellona. Breda si trovava a Bordeaux, in Francia, per partecipare alla 21esima riunione annuale della Società Europea di Urologia (EAU), quando ha condotto l’operazione su un paziente situato a Pechino, in Cina. L’annuncio del successo è stato dato dalla Fondazione Puigvert attraverso un comunicato ufficiale.
Grazie all’utilizzo di un sistema robotico avanzato, il Sistema Robotico Edge, Breda ha potuto controllare da remoto i bracci robotici posti a Pechino, eseguendo l’operazione con precisione straordinaria. Il ritardo temporale tra i comandi inviati dalla Francia e l’esecuzione da parte dei bracci robotici in Cina è stato di soli 132 millisecondi, un margine considerato estremamente ridotto per questo tipo di interventi a distanza. Questo ritardo sarà ulteriormente ridotto con l’evoluzione delle reti di telecomunicazioni 5G e della fibra ottica, elementi fondamentali per lo sviluppo della telechirurgia.
Il sistema utilizzato, Edge, rappresenta l’avanguardia nel settore della chirurgia robotica. Si tratta di una console avanzata che consente al chirurgo di manipolare i bracci robotici a distanza. In questo caso, i bracci erano posizionati presso l’Ospedale Generale Pla di Pechino, mentre Breda, da una postazione in Francia, ha potuto eseguire ogni movimento con precisione millimetrica. Il tempo di latenza di 132 millisecondi, pur essendo quasi impercettibile, potrebbe rappresentare una sfida in operazioni più complesse, ma i continui sviluppi tecnologici promettono di abbattere ulteriormente questo limite.
Una delle peculiarità di questo intervento è stata l’assenza di un contesto chirurgico tradizionale per il chirurgo: invece di indossare una tuta sterile, Breda ha condotto l’intervento in abiti civili da una stanza, dimostrando come la chirurgia robotica a distanza stia rivoluzionando anche il concetto di sala operatoria.
L’operazione è stata eseguita con successo e il paziente, un uomo di Pechino, è stato dimesso dall’ospedale il giorno successivo all’intervento, senza complicazioni post-operatorie. Una settimana dopo, il paziente era già in fase di recupero, a dimostrazione dell’efficacia di questo approccio innovativo.
Il dottor Breda ha espresso soddisfazione per l’esito dell’intervento, dichiarando: “Questo rappresenta un momento storico reso possibile grazie alla collaborazione internazionale, dimostrando la diversità e la potenzialità che esistono oggi nella pratica della medicina”.
Nonostante il successo di questa operazione, la chirurgia robotica a distanza presenta ancora diverse sfide da superare, specialmente legate alle tecnologie di rete. Come sottolineato dalla Fondazione Puigvert, “Il ritmo dell’implementazione della telechirurgia sarà condizionato dallo sviluppo delle reti di telecomunicazioni 5G e in fibra ottica, nonché dalla sofisticazione dei sistemi robotici”.
La telechirurgia dipende fortemente dalla capacità di trasmettere informazioni in tempo reale, senza ritardi significativi, il che rende essenziale l’adozione di reti di ultima generazione. Il 5G, con la sua bassa latenza e capacità di trasmissione dati ad altissima velocità, sarà uno dei fattori determinanti per permettere a questa tecnologia di diventare una pratica comune. Inoltre, la fibra ottica, che garantisce stabilità e velocità nella trasmissione dei dati, sarà cruciale per mantenere una connessione affidabile tra le diverse parti del mondo.
Altri aspetti che richiederanno ulteriore sviluppo riguardano la precisione e la sofisticazione dei sistemi robotici stessi. Sebbene il Sistema Edge sia attualmente uno dei migliori in circolazione, è probabile che nei prossimi anni vedremo ulteriori miglioramenti nella capacità dei robot chirurgici di eseguire movimenti complessi con sempre maggiore precisione, riducendo ulteriormente il margine di errore.
Un altro aspetto rilevante di questa operazione è l’importanza della collaborazione internazionale. La telechirurgia offre la possibilità di colmare il divario tra le diverse regioni del mondo, permettendo ai pazienti di accedere alle cure di esperti situati in altri continenti senza dover affrontare viaggi onerosi o rischiosi. Questo potrebbe rivoluzionare l’accesso alle cure chirurgiche nei paesi in via di sviluppo, dove la carenza di specialisti potrebbe essere mitigata grazie alla telemedicina.