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Un cuore artificiale salva la vita ad una bambina di 3 anni

PH: ansa.it

Il 2 Febbraio scorso è stato impiantato un mini-cuore artificiale ad una bambina di tre anni, presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. La piccola è affetta da Cardiomiopatia Dilatativa, una malattia che colpisce il cuore e che comporta la dilatazione ventricolare e la conseguente compromissione della funzione sistolica (ovvero la contrazione). Infatti questa malattia colpisce la funzione di pompa di uno o entrambi i ventricoli, quindi si ha un rimodellamento del cuore che porta alla dilatazione.

La bambina era in attesa di un trapianto cardiaco. In passato si era dovuta sottoporre al trapianto di un Berlin Heart, un dispositivo di assistenza meccanica al cuore ideato per i pazienti pediatrici che sono in attesa del trapianto. Questo dispositivo è in grado di sostituire la funzione propulsiva dei ventricoli, ma è paracorporeo, quindi si sviluppa anche fuori dal corpo umano. Ciò comporta un’aumentata esposizione dei pazienti a eventuali patogeni. La bambina ha subito un’emorragia cerebrale da cui si sta lentamente riprendendo e un’infezione sviluppatasi nei tramiti delle cannule del Berlin Heart.

Il mini-cuore nelle mani del Dr. Amodeo
PH: ospedalebambinogesu.it

E’ stato quindi deciso di sottoporre la piccola al trapianto dell’Infant Jarvik, un dispositivo di assistenza cardiaca miniaturizzata che ha rappresentato un vero e proprio salvavita per la paziente. Questo modello ha 15 mm di diametro e 50 g di peso ed è completamente intratoracico ed è alimentato da una batteria esterna e permette ai pazienti di evitare l’ospedalizzazione in attesa del trapianto.

Si tratta del secondo intervento al mondo dopo quello del 2012, sempre presso l’Ospedale Bambino Gesù. Poiché la sperimentazione clinica dell’Infant Jarvik deve ancora partire ufficialmente, la struttura sanitaria romana ha ottenuto un’autorizzazione speciale da parte della Food and Drug Administration (FDA) americana e dal Ministero della Salute italiano. Il clinical trial partirà nei prossimi mesi in America e il Bambino Gesù farà da capofila per il ottenere il marchio CE in Europa.

L’Infant Jarvik è stato sviluppato all’interno del programma PumpKIN (Pumps for Kids, Infants and Neonates) del National Institute of Healt (NIH), il cui obiettivo era proprio creare il primo dispositivo miniaturizzato di assistenza ventricolare intracorporeo (VAD) adatto a bambini sotto i 25kg di peso soggetti ad anomalie cardiache congenite o insufficienze cardiache e che sono in attesa del trapianto.
L’impianto effettuato al Bambino Gesù permetterà di capire meglio il funzionamento del dispositivo e come prendersi cura dei piccoli pazienti.

PH: ospedalebambinogesu.it