Uomini e donne sono diversi ma, a volte, tali differenze non sono solo leggende metropolitane, cliché o luoghi comuni. Tra uomini e donne esiste una differenza nel modo in cui vedono e questo viene confermato dalla scienza.
Tra i due sessi c’è una serie di differenze nelle funzioni complesse come memoria, linguaggio, pianificazione, capacità di risolvere un problema, nonché il livello di attenzione e la percezione dei colori. Tutte queste funzioni, tramite l’elaborazione delle informazioni a livello delle aree sensoriali, permettono di formulare concetti articolati e memorizzare informazioni. Diversi studi hanno, infatti, dimostrato che le donne hanno un vocabolario molto più ampio per descrivere i colori e che li memorizzano molto più facilmente degli uomini, i quali, invece, li riducono al minimo. Se l’uomo vede solo “viola”, la donna vede melanzana, prugna, indaco, glicine, lilla, lavanda, fucsia. Questo perché gli uomini hanno una maggiore sensibilità per i dettagli e gli stimoli rapidi in movimento mentre le donne sono più brave a discriminare i colori.
Il modo in cui un colore viene visualizzato è influenzato da tre dimensioni: tonalità, saturazione (cioè la profondità del colore) e luminosità (cioè il modo in cui un colore irradia o riflette la luce).
Da uno studio condotto dai ricercatori della CUNY’s del Brooklin College (City University of New York) con a capo Israel Abramov, è emerso che le donne hanno una maggiore capacità di cogliere le piccole sfumature di colore. Conseguentemente, esse possiedono un maggior vocabolario per esprimere le varie tonalità mentre, gli uomini, possiedono una maggiore abilità nel cogliere dettagli in movimento.
Sono stati eseguiti diversi test e, in particolare, nel primo test si è evidenziato che i membri di sesso maschile, se esposti a immagini sfarfallanti e ad intermittenza, riescono a cogliere soggetti (come una macchina in movimento). Le donne, invece, davanti alle stesse immagini, non erano capaci di afferrare alcuna figura. In un secondo test, per testare la rifrazione dei colori, proiettando ad esempio i colori sul vetro smerigliato, le donne hanno dimostrato di saper cogliere più differenze tonali tra le sfumature in cui si divide lo spettro dei colori, rispetto agli uomini.
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Quindi, dallo studio è emerso proprio che uomini e donne non vedono allo stesso modo. Ma a cosa è dovuto ciò? Agli ormoni! Infatti, la concentrazione del testosterone e altri androgeni a quanto pare giocano un ruolo importante per lo sviluppo della corteccia visiva e per il funzionamento dei centri visivi cerebrali. Secondo gli studi effettuati, gli uomini sarebbero in grado di percepire meglio i cambiamenti di luminosità nello spazio. Le differenze nei livelli di testosterone promuovono un’organizzazione molto diversa dei neuroni nella corteccia visiva negli uomini e nelle donne. Gli uomini hanno più recettori del testosterone rispetto alle donne, specialmente nella regione visiva della corteccia cerebrale. Ha senso, dunque, che un numero diverso di recettori causerebbe differenze nella percezione visiva.
In altri test, è stato richiesto a un gruppo di uomini e uno di donne di descrivere la tonalità di un colore e di assegnare una percentuale descrittiva al rosso, giallo e blu. Come atteso, le donne sono state più abili nel distinguere sottili gradazioni di colore rispetto agli uomini e, in particolare, le donne sono state molto sensibili nei confronti di colori come giallo o verde. Questo perché gli uomini hanno necessità di una lunghezza d’onda maggiore per vedere le stesse tonalità delle donne.
Se uomini e donne non vedono allo stesso modo, non è solo per gli ormoni. Vi è, infatti, un’altra spiegazione di natura genetica: i fotorecettori a cono della retina e nei geni che li codificano. Per vedere i colori, ci sono tre tipi di fotorecettori a cono:
I geni che codificano per i coni L e M sono localizzati sul cromosoma X, dove possono realizzarsi delle piccole mutazioni genetiche e, se i geni nel cromosoma X maschile sono mutati, si verifica una mancanza di visione dei colori.
Una spiegazione del perché esiste questa differenza può essere correlata al fatto che in origine l’uomo doveva cacciare e quindi doveva prestare attenzione ad oggetti lontani e difficilmente visibili. Pertanto, a causa di ciò, gli uomini hanno dovuto sviluppare una maggiore sensibilità al movimento. Le donne, invece, dovevano scovare piante e frutti commestibili.
Quindi, uomini e donne vedono i colori in modo diverso. Ciò può portare a diverse discussioni e fraintendimenti in varie situazioni quotidiane come ritinteggiare casa o scegliere la carta da parati. Oggi, finalmente, dopo tanti litigi la scienza ci dà un’accurata spiegazione del perché ciò accade.
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