Giorno dopo giorno, app dopo app, la nostra mente sta diventando una sorta di grande interfaccia hi-tech. Qualche esempio? Partiamo dai videogames e dai giochi online.
L’aumento degli stimoli visivi e auditivi che vivono i gamer professionisti sta aumentando la reattività del loro cervello a certi stimoli. Non ci dovrebbe stupire se in futuro le piattaforme più rinomate come NetBet casinò si troveranno costrette ad alzare il livello di difficoltà dei loro giochi o a escogitare altri sistemi per contrastare l’elevata capacità di calcolo e previsione dei gambler del futuro.
Anche perché, entro il 2030, gran parte dei dispositivi elettronici si connetteranno in maniera sempre più profonda con i nostri pensieri ed emozioni, dando vita a una nuova interazione uomo – macchina. La realtà aumentata, insomma, diventerà la “nuova realtà” come già immaginano i maggiori esperti e aziende del settore, da quelle dei social (Facebook) alle big del comparto della tecnologia (Ericsson).
Già oggi, comunque, i nostri pensieri sono influenzati in modo decisivo da quello che succede nel mondo virtuale. Come sempre capita in occasione di cambiamenti epocali, come quelli che stiamo vivendo, i commentatori si dividono in due categorie, le stesse già individuate diversi anni fa da Umberto Eco. Gli “apocalittici”, che prefigurano scenari catastrofici sulla nostra mente, come conseguenza della immenso afflusso di dati e stimoli causati dalla tecnologia, e gli “integrati”, che pongono invece l’accento sugli aspetti positivi di un cervello umano ”cablato” all’hi-tech.
La verità? Beh, come sempre non è in bianco e nero ma è fatta di sfumature e di possibilità da esplorare, senza dimenticare i possibili rischi.
Vediamo di passarli in rassegna:
I punti deboli riguardano, invece, una minore capacità di concentrazione, disturbi del sonno, il minor controllo degli impulsi, il rischio di bloccare le interazioni sociali e quindi di passare troppo tempo da soli davanti a uno schermo. Rischi reali, che vanno però affrontati e superati, senza per questo chiudere la porta in faccia al futuro!