Utensili da cucina in plastica nera: lo studio rivela perché dovresti buttarli | Peggio che fumare una sigaretta
Strumenti da cucina in plastica nera, perché alcune ricerche consiglierebbero di evitarli? Cosa c’è da sapere.
La plastica è parte della nostra vita quotidiana. Utilizzata per realizzare innumerevoli prodotti, dagli imballaggi agli utensili, è apprezzata per la sua versatilità e durata. La crescente dipendenza dalla plastica solleva interrogativi sulla sua sicurezza, quando viene impiegata per oggetti di uso comune come utensili da cucina. Si è aperto un dibattito più ampio sugli effetti a lungo termine dell’uso di materiali plastici nel contatto diretto con gli alimenti.
La sicurezza alimentare è una questione cruciale per chiunque, ma i rischi associati a determinati materiali passano inosservati. Nel caso della plastica, la complessità deriva non solo dalla sua composizione chimica, ma anche dalle molteplici fasi di lavorazione e riciclaggio.
Tra queste, emerge il tema del riciclaggio di componenti elettronici, una pratica diffusa che comporta potenziali implicazioni per la salute umana. Infatti, alcune tipologie di plastica utilizzate per la fabbricazione di oggetti comuni possono contenere additivi chimici con effetti nocivi.
L’importanza di comprendere l’origine e la composizione dei prodotti che utilizziamo ogni giorno è fondamentale per la tutela della salute. Si presta poca attenzione a dettagli come la provenienza della plastica o i processi di produzione che possono influire sulla sicurezza dei materiali. Una maggiore consapevolezza di questi aspetti potrebbe portare a scelte più informate e a una riduzione del rischio per la salute.
Le preoccupazioni sulla plastica nera
Uno studio pubblicato sulla rivista Chemosphere ha evidenziato un aspetto inquietante legato alla plastica nera impiegata negli utensili da cucina. I ricercatori hanno esaminato 203 prodotti in plastica nera, inclusi utensili da cucina, giocattoli e accessori, scoprendo che il 65% di essi conteneva livelli preoccupanti di ritardanti di fiamma bromurati (BFR). Questi composti, noti per essere tossici, sono utilizzati nel riciclaggio di apparecchiature elettroniche, come telefoni e computer, per prevenire incendi.
I BFR sarebbero stati collegati a diverse patologie, tra cui il cancro e problemi ormonali. L’uso di utensili da cucina che contengono questi composti può rappresentare un rischio per la salute, poiché le sostanze possono migrare negli alimenti durante la cottura o il contatto prolungato.
Come ridurre i rischi
Gli esperti raccomandano di evitare l’uso di utensili in plastica nera, suggerendo alternative più sicure come il legno o l’acciaio inossidabile. Questi materiali non contengono additivi tossici e garantiscono un utilizzo sicuro.
Gli esperti consigliano di ridurre l’uso della plastica anche per evitare l’alto impatto ambientale di questi materiali difficili da smaltire, ma che si disperdono nell’ambiente con facilità anche sotto forma di microplastiche.