Sono le stesse aziende coinvolte, Takis e Rottapharm Biotech, che comunicano i primi risultati. Dopo lo studio clinico di fase I sono infatti disponibili diversi risultati a favore del vaccino italiano. Questi si dimostrano anche una validazione dell’efficacia della nuova piattaforma dei vaccini a DNA, punto di forza delle due aziende italiane.
Lo studio di fase I è iniziato a marzo presso diversi centri clinici italiani per tirare fuori i primi risultati a settembre. Il vaccino risulta ben tollerato in tutte le dosi somministrate. Inoltre, ha indotto una risposta immunitaria anticorpale e/o cellulare sia nel dosaggio a 0.5 mg che 1 mg o 2 mg. È notevole la risposta cellulare ovvero quella generata dai linfociti T che va ad integrare quella generata dagli anticorpi. Questa risposta permette di impedire la replicazione del virus nelle cellule umane che vengono infettate.
Sono però necessari ulteriori studi ed è lo stesso Dr. Rovati, presidente e Direttore Scientifico di Rottapharm Biotech, a dichiarare che sarà difficile riuscire a completare la fase II dello studio:
Stiamo pensando alle possibili alternative: il profilo della reazione immunitaria, con una forte risposta di tipo cellulare, è tale che Covid-eVax dovrebbe essere testato come terza dose quando la risposta anticorpale da parte dei vaccini già disponibili andrà a diminuire e al fine di fornire un forte impulso alla memoria immunologica.
Tra i motivi sicuramente il fatto che gran parte della popolazione è ormai immunizzata. Tuttavia, tale tecnologia potrebbe essere impiegata in diversi altri campi, e infatti lo stesso Rovati aggiunge:
Riteniamo che i dati generali rappresentino la validazione dell’efficacia della nuova piattaforma tecnologica dei vaccini a DNA, che potrebbe rivelarsi estremamente utile anche in altri campi e applicazioni, come il trattamento delle patologie oncologiche.
I vaccini a DNA sfruttano solo alcune parti del genoma del patogeno andando a codificarle sotto forma di DNA. Questo permette di contenere l’informazione genetica per la sintesi del rispettivo antigene. Dunque, tali vaccini, indicati anche come vaccini di terza generazione, sfruttano il DNA sintetizzato in laboratorio per indurre la risposta immunitaria. Si trasmettono alla cellula ospite i geni per codificare la proteina spike del SARS-CoV2. La proteina spike a sua volta induce una risposta immunitaria specifica e quindi anticorpi diretti contro la proteina spike stessa che attaccheranno il virus.
Inoltre, il vaccino italiano COVID-eVax è sviluppato in sinergia con la tecnologia dell’elettroporazione che consente di mediare il passaggio del DNA all’interno delle cellule grazie a brevi stimoli elettrici. Ci sono diversi vantaggi come il fatto che il DNA è economico e non necessita di formulazioni complesse. Inoltre, questo vaccino può essere facilmente prodotto in larga scala e trasportato senza necessitare della catena del freddo. Il direttore del dipartimento malattie infettive della Takis lo definisce “vaccino di precisione” in quanto va a codificare precisamente la proteina spike, fondamentale al virus per accedere alle nostre cellule.
Lo studio nasce da una collaborazione internazionale che vede protagoniste le due aziende italiane e importanti istituzioni accademiche italiane come l’Istituto Spallanzani, il Regina Elena a Roma e INGM e l’Ospedale San Raffaele Milano. A queste si aggiungono anche istituzioni accademiche straniere tra cui l’Università di Ulm in Germania, l’Università di Tel Aviv in Israele e il National Infection Service nel Regno Unito.
Takis è una società di biotecnologia con più di 15 anni di esperienza nella scoperta di farmaci in oncologia. È stata creata da un gruppo di scienziati che vanta l’ideazione e l’implementazione di diverse tecnologie innovative. Alla ricerca farmacologica si aggiunge l’esperienza con l’elettroporazione in diversi campi clinicamente utili. Attualmente Takis sta elaborando quattro vaccini candidati contro il cancro che sfruttano proprio questa tecnologia oltre alla generazione di anticorpi monoclonali usati sia in oncologia che per le malattie infettive, tra cui proprio il Covid19.
Rottapharm Biotech è una società focalizzata sullo sviluppo di farmaci innovativi. Vanta una grande competenza nello sviluppo tramite la chimica computazione per le piccole molecole e lo sviluppo di farmaci biologici e terapie avanzate. Si aggiungono alle loro competenze la validazione di nuovi target molecolari e importanti elaborazioni di farmacologia, farmacocinetica, tossicologia e la progettazione e conduzione di studi clinici innovativi.