Vaccino Moderna: l’Ema dà l’approvazione
Si tratta del secondo vaccino a ricevere l’approvazione da parte dell’Agenzia europea del farmaco (Ema). Il primo approvato è stato quello di Pfizer-BioNTech, con il quale si è dato il via alla campagna di vaccinazione in Italia per medici, personale sanitario ed ospiti delle Rsa. Domani, 07 gennaio 2021, la Commissione tecnico scientifica (Cts) si riunirà per revisionare il dossier di Moderna per l’autorizzazione all’immissione sul mercato.
Una buona notizia per tutti i nostri sforzi nel portare più vaccini anti Covid agli europei
Sono queste le parole della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che ora spinge verso una veloce distribuzione del vaccino.
Di che tipo di vaccino si tratta?
Il vaccino di Moderna è stato tra i primi di cui abbiamo sentito parlare. Si chiama mRNA-1273 ed è stato prodotto da Moderna in collaborazione con il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) diretto da Anthony Fauci. Anche in questo caso, come quello della Pfizer-BioNTech, parliamo di vaccino a base di mRna. Una volta che viene somministrato nel corpo attraverso una semplice puntura, il codice genetico contenuto nel vaccino istruisce le cellule a produrre una specifica proteina, la nota proteina spike del virus, che attiva le cellule del sistema immunitario e le aiuta a produrre armi specifiche per combattere il virus.
Il via libera da parte dell’Ema
L’entusiasmo per l’approvazione di questo vaccino è grandissimo. Emer Cooke, Direttore esecutivo dell’EMA ha dichiarato che questo secondo traguardo rappresenta una testimonianza di tutti gli sforzi e dell’impegno di tutte le parti coinvolte.
Gli studi clinici avevano già dimostrato che il vaccino di Moderna fosse efficace nel prevenire COVID-19 nelle persone a partire dai 18 anni di età. La sperimentazione ha coinvolto un numero molto ampio di persone, in totale 30.000. Come previsto dai trials clinici, una parte del pool di pazienti ha ricevuto il vaccino, mentre l’altra metà un placebo. Come già riportato, lo studio ha mostrato una riduzione del 94.1% del numero di casi di COVID-19 nelle persone a cui è stato somministrato il vaccino. In aggiunta a questo, la sperimentazione ha mostrato un’efficacia del 90,9% nei partecipanti a rischio di COVID-19, ovvero tutte quelle persone con malattie polmonari croniche, malattie cardiache, obesità, malattie del fegato, diabete o infezione da HIV. Anche in questo caso, è stata mantenuta un’efficacia molto elevata.
Il vaccino di Moderna viene somministrato con due iniezioni nel braccio, che vengono effettuate a 28 giorni di distanza. Per quanto riguarda gli effetti collaterali, i più comuni si manifestano in forma lieve o moderata e tendono a migliorare a distanza di pochi giorni dalla vaccinazione. Di che sintomi si tratta? Parliamo di dolore e gonfiore nel sito d’iniezione, stanchezza, brividi, febbre, linfonodi ingrossati sotto il braccio, mal di testa, dolori muscolari e articolari, nausea e vomito.
Essendo un medicinale, anche questo vaccino verrà monitorato attentamente attraverso il sistema di farmacovigilanza dell’UE e ulteriori studi da parte dell’azienda e delle autorità europee. Anche per il vaccino di Moderna vale lo stesso discorso fatto per quello della Pfizer-BioNTech. La sperimentazione non è ancora terminata. Moderna continuerà a fornire i risultati della sperimentazione principale, attualmente in corso, che durerà per ancora 2 anni. A cosa serve? Ci forniranno informazioni su quanto dura la protezione, quanto bene il vaccino previene il COVID-19 grave, quanto bene protegge le persone immunocompromesse, i bambini e le donne incinte e se previene i casi asintomatici. L’azienda, inoltre, realizzerà studi per fornire ulteriori garanzie sulla qualità farmaceutica del vaccino man mano che la produzione continua ad aumentare.
Questo vaccino ci fornisce un altro strumento per superare l’attuale emergenza