In Brasile è partito uno studio per il vaccino contro la tossicodipendenza, che sembra dare risultati promettenti. Fin ora la sperimentazione è avvenuta sugli animali, ma i medici sperano che, nel test con l’uomo, si riduca drasticamente il desiderio di sostanze come crack e cocaina. In questo articolo si analizza cos’è la tossicodipendenza, i test fin ora eseguiti ed in cosa consiste la risposta immunitaria.
L’assunzione di droga porta con sé una serie di problematiche, non solo fisiche ma anche e soprattutto psicologiche, emotive, sociali ed affettive. Ciò prende il nome di tossicodipendenza, la quale è una condizione in cui ci si trova quando non si riesce più a controllare e si ha sempre di più la necessità di assumere una sostanza, in questo caso la droga. La crack così come la cocaina, inducono nell’organismo che le assume delle condizioni di dipendenza fisica e psichica, cioé:
Per uscirne dal tunnel della tossicodipendenza vi sono differenti strade come: trattamenti psicoterapeutici, psicoterapia individuale o di gruppo. Negli ultimi tempi però si è aggiunto alla lista la possibilità di poter presto avere un vaccino contro la tossicodipendenza.
Lo studio condotto dai ricercatori dell’Università federale di Minas Gerais, in Brasile, promette bene sulla creazione di un vaccino contro la tossicodipendenza. Lo scopo di tale vaccino è quello di contrastare le sostanze stupefacenti come la crack e la cocaina. L’idea che sta alla base è non permettere l’ingresso delle sostanze nel cervello con l’aiuto della risposta immunitaria.
Fin ora il vaccino è stato testato sugli animali, prima di sperimentarlo sull’uomo, ed è dalla loro interazione che si ottengono risultati notevoli, superando in maniera promettente la prima fase. Negli animali, la sostanza modificata del vaccino, induce nell’organismo una risposta immunitaria ed innesca la produzione di anticorpi. Quest’ultimi sono in grado di unirsi in maniera graduale alla sostanza stupefacente presente nel sangue degli animali.
Una volta che gli anticorpi si sono uniti alle sostanze stupefacenti ed hanno perciò aumentato la loro dimensione, si impedisce il passaggio attraverso la barriera emato-encefalica. Evitando perciò il raggiungimento al cervello, ciò ritarderebbe la reazione del sistema di ricompensa, il quale è il responsabile dell’insorgenza della dipendenza.
In questo modo, si innescherebbe un effetto a cascata dovuto all’aumento del tempo tra astinenza successivo allo stop del consumo. Venendo meno il sistema di ricompensa, le persone tossicodipendenti non risentirebbero dell’assenza delle sostanza.
Il vaccino contro la tossicodipendenza bloccherebbe l’arrivo della sostanza stupefacente al cervello, e per tale motivo si andrebbe ad limitare il desiderio di consumare ulteriore droga. È importante comprendere che nel caso di un’assunzione prolungata verso la crack o la cocaina, è difficile che la persona che ne fa uso, possa smettere di prenderla, in quanto si verificano delle crisi di astinenza. Quest’ultime si manifestano con differenti sintomi come:
Con la somministrazione del vaccino contro la tossicodipendenza, si eviterebbe che la crack o la cocaina arrivino al cervello, non innescando le crisi di astinenza.
I ricercatori del Brasile che hanno messo iniziato la sperimentazione per tale vaccino, sembrano entusiasti dei primi test ottenuti sugli animali, i quali ci si augura diano lo stesso risultato anche sugli essere umani. La creazione di un vaccino contro la tossicodipendenza rappresenterebbe un punto di svolta, specialmente per tutte le persone che vorrebbero uscire da questo tunnel ma a causa delle crisi di astinenza non riescono a smettere.