Cosa c’entrano i videogiochi con la Salute?
Partiamo da questo: attualmente abbiamo un sistema orientato alla malattia. E se invece potessimo mettere al centro di tutto la salute del paziente?
Sicuramente ne gioverebbe tutto il Sistema Sanitario, vedendo un abbassamento dei costi. Questo si tradurrebbe in un investimento dei soldi risparmiati, o in una diminuzione dei prezzi per l’utente finale. Inoltre, tutto il Sistema si districherebbe dai mille cappi che lo tengono bloccato e che ne rallentano le capacità.
Si tratta di insegnare al paziente a prendersi cura di sé attraverso i videogiochi, gestendo al meglio la propria salute. In questo modo il Sistema Sanitario interviene solo nei veri momenti del bisogno (che sarebbero evidentemente ridotti rispetto agli attuali).
Si dice ludicizzazione l’uso di elementi di gioco e di tecniche di game design in contesti esterni ai giochi. Nel nostro caso il “contesto esterno” è quello medico. Le applicazioni dei videogiochi in questo campo sono molto di più di quelle che potete immaginare.
La gamification sembra proprio essere lo strumento giusto per convincere le persone ad adottare un corretto stile di vita e a seguire le terapie che sono state descritte loro dal medico, perché i videogiochi risultano estremamente immersivi e coinvolgenti.
Unite un sistema biometrico a un videogioco e vedrete la magia apparire.
Pensiamo ad esempio ad un gioco basato sugli achievement, ovvero il raggiungimento di obiettivi, in cui questi obiettivi sono rimanere entro un tot di kcal giornaliere per una persona obesa o raggiungere un tot di kcal per una persona anoressica. O magiare un tot di verdure al giorno per un bambino o fare un tot di attività fisica giornaliera.
In effetti tutto il mondo di applicazioni che gestiscono l’attività fisica esiste da tempo e ormai quasi tutte ti permettono di collegarti con gli amici, che possono fare il tifo per te mentre corri, per incentivarti a raggiungere il tuo obiettivo.
Oppure esistono applicazioni nelle quali puoi fissare un obiettivo (in realtà un obiettivo qualsiasi) e stabilire un cifra in denaro da sbloccare una volta raggiunto. Ad esempio: devo perdere 10kg, blocco 5€ dal mio conto per ogni kg e i soldi non si sbloccano fino a che non perdo il peso prestabilito.
Ora che abbiamo fatto una panoramica leggera sull’argomento, addentriamoci in quello che è il vero nocciolo dell’argomento.
I primi ad essere coinvolti nell’argomento videogiochi sono sicuramente i bambini, vediamo quindi alcuni esempi.
Siamo in Ospedale, al reparto Oncologia Pediatrica. Entrando in una stanza del reparto vediamo dei bambini che giocano con la Wii. Il protagonista del videogioco deve affrontare un viaggio all’interno del corpo umano, al fine di individuare tutte le cellule cancerogene (di diversi tipi di cancro) e batteri cattivi, contro i quali sparerà a vista utilizzando un arsenale basato su chemioterapia, antibiotici e difese immunitarie.
Il colore delle armi potrebbe anche essere lo stesso dei farmaci veri. A questo proposito, è stato condotto uno studio su 375 piccoli pazienti affetti da cancro, che ha dimostrato che quelli che giocano a questo tipo di videogiochi mostrano una maggior propensione a seguire le cure e una maggior conoscenza della malattia (e quindi un aumentato senso di controllo della situazione).
Un altro esempio di applicazione dei videogiochi nel mondo della salute riguarda la riabilitazione neurocognitiva o il trattamento della malattia di Parkinson. Molte case di cura usano la Wii per motivare i loro residenti ad essere più attivi fisicamente.
Altri campi di applicazione dei videogiochi sono:
Il mondo dei videogiochi, quindi, è già orientato verso i pazienti. E’ un mondo in continua evoluzione e il suo futuro è roseo e tutto da scoprire.