Vuole raddoppiare le sue aspettative di vita dormendo solo 30 minuti al giorno | Per 12 anni filati questo uomo vive per 23,5 ore al giorno
Dormire 30 minuti a notte può aumentare le aspettative di vita? Un uomo lo ha sperimentato sulla sua pelle.
La complessità dell’aspettativa di vita è un argomento che suscita da sempre grande interesse, coinvolgendo studiosi, medici e scienziati di tutto il mondo. Essa non è solo una questione di genetica, ma risente di numerosi fattori ambientali e comportamentali. Uno stile di vita sano, una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e la gestione dello stress sono tutti elementi che possono influenzare la longevità.
Il concetto stesso di aspettativa di vita varia a seconda del contesto geografico, socioeconomico e culturale. Nei paesi sviluppati, grazie ai progressi medici e a una migliore qualità della vita, le persone vivono generalmente più a lungo. In altre aree del mondo, invece, l’accesso limitato a cure sanitarie e condizioni di vita precarie riducono drasticamente la media.
Negli ultimi anni, ci si è concentrati anche su come la qualità della vita e il benessere emotivo influiscano sull’allungamento della vita. Stress cronico, mancanza di sonno e cattive abitudini alimentari possono non solo ridurre l’aspettativa di vita, ma anche peggiorarne la qualità. D’altra parte, la ricerca mostra che mantenere uno stile di vita equilibrato, con sufficiente riposo e attività fisica, aiuta a prevenire numerose malattie.
Anche se la scienza moderna ha fatto passi avanti, esistono ancora dibattiti su ciò che realmente influisce sulla longevità. Alcuni studiosi ritengono che la genetica sia l’elemento principale, mentre altri sostengono che l’adozione di abitudini salutari possa prolungare significativamente la vita, indipendentemente dal corredo genetico di una persona.
La sorprendente tecnica di un culturista giapponese
Daisuke Hori, un culturista e padre giapponese, ha recentemente catturato l’attenzione per le sue dichiarazioni sorprendenti. Hori afferma di aver raddoppiato la sua aspettativa di vita grazie a una pratica inusuale: dormire solo 30 minuti a notte. Secondo il 40enne, ha ridotto drasticamente il tempo di sonno per dedicarsi ad attività che potenziano la sua mente e il suo corpo.
Per oltre una dozzina d’anni, Hori ha seguito questa rigida routine di sonno minimo, sostenendo di non soffrire di affaticamento. Sostiene che la qualità del sonno sia più importante della quantità, paragonando la sua tecnica a quella usata da professionisti che necessitano di concentrazione continua, come medici e vigili del fuoco.
L’effetto delle scelte estreme sulla salute
Nonostante la sua audacia, il metodo di Hori ha sollevato dubbi tra gli esperti. Molti medici sono scettici riguardo al suo stile di vita, affermando che la mancanza cronica di sonno può avere effetti devastanti sulla salute. Il dottor Thomas Kilkenny, un esperto di medicina del sonno, ha espresso riserve sulle affermazioni di Hori, sottolineando come la privazione del sonno, nel lungo termine, possa compromettere gravemente il corpo e la mente, riducendo di fatto l’aspettativa di vita.
Nonostante le critiche, Hori continua a difendere il suo stile di vita, sostenendo di aver insegnato a migliaia di persone le tecniche per ridurre il sonno senza compromettere la salute. Ha fondato nel 2016 la Japan Short Sleepers Training Association, che promuove una filosofia di vita basata sulla massimizzazione delle ore di veglia. Tuttavia, la comunità medica rimane cauta e invita a non seguire tali pratiche senza una solida base scientifica.