Xiaomi brevetta la prima sciarpa “smart” che si riscalda da sola
Se quest’estate ci ha pensato la Sony a tenerci al “fresco” con il suo condizionatore indossabile, l’inverno è targato Xiaomi.
Infatti, l’azienda informatica cinese ha brevettato una soluzione innovativa per tenere al caldo milioni di persone con la sua sciarpa smart che si riscalda in maniera intelligente e, di conseguenza, protegge il collo da colpi di freddo.
Come è funziona la sciarpa smart Xiaomi?
L’idea nasce dal fatto che le persone, in inverno, regolano “manualmente” la sciarpa indossata in base alla temperatura ambientale:
- Senti freddo? Allora tenderai ad avvolgerti maggiormente nella sciarpa per trattenere calore;
- Senti caldo? Preferirai “allentare” la sciarpa così soffrire meno il caldo.
Dunque, la Xiaomi ha pensato che questo “lavoro” potesse essere svolto automaticamente dalla sciarpa favorendo un maggiore confort all’utente.
La sciarpa Xiaomi è realizzata come una comune sciarpa ma con l’aggiunta di 2 componenti elettronici: uno per rilevare la temperatura ambientale e l’altro per permettere il riscaldamento ad infrarossi.
L’effettivo funzionamento si basa sulla presenza di due motorini elettrici (in figura con numero 41) che ricevono input dal sensore di temperatura, precedentemente settato dall’utente, e di conseguenza permettono alla sciarpa Xiaomi di autoregolarsi grazie a delle opportune fibre elastiche (in figura numero 42) contenute al suo interno.
Come qualsiasi dispositivo “intelligente”, anche la sciarpa smart Xiaomi si potrà collegare mediante connessione Bluetooth e/o Wifi al cellulare dove, mediante un’opportuna app, è possibile impostare i parametri di temperatura e di riscaldamento desiderati.
Limiti e sviluppi futuri
Tuttavia, l’azienda Xiaomi afferma di non sapere l’effettivo peso di questa sciarpa in quanto è necessario l’aggiunta di componenti come un alimentatore che, potrebbero incidere sul peso complessivo della sciarpa.
Inoltre, sono diversi gli aspetti da tener conto oltre al peso: il costo e la sicurezza dell’utente in quanto stiamo parlando di un dispositivo elettronico che va indossato al collo con la capacità di modificare autonomamente il grado di “avvolgimento”.
Dunque, va ricordato che stiamo parlando esclusivamente di un brevetto, non sappiamo quando e se questo dispositivo verrà mai rilasciato sul mercato.
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