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YCT529: un promettente contraccettivo maschile non ormonale

YCT529: un promettente contraccettivo maschile non ormonale

Credits: TrialSiteNews

Il gruppo di ricerca dell’Università del Minnesota ha scoperto una sostanza in grado di impedire la produzione di spermatozoi. Da lì, l’idea di un “pillolo” maschile non ormonale: un sondaggio condotto su YouGov nel 2019 ha mostrato come, nel Regno Unito, un terzo della popolazione maschile sessualmente attiva assumerebbe un contraccettivo. Il dato sorprendente? Esattamente la stessa percentuale di donne che attualmente utilizza una pillola ormonale. I risultati dettagliati dello studio sono stati esposti durante la riunione di primavera dell’American Chemical Society.

YCT529: un promettente contraccettivo maschile non ormonale
Credits: Ansa.it

Principio di funzionamento della pillola maschile non ormonale

Il nuovo contraccettivo orale è stato sviluppato concentrando l’attenzione su una proteina detta recettore alfa dell’acido retinoico (RAR- α). Questa proteina prende parte alla famiglia di tre recettori nucleari che legano una forma di vitamina A (l’acido retinoico), la quale svolge un ruolo importante nella crescita cellulare, nella formazione dello sperma e nello sviluppo dell’embrione.

Eliminare il gene RAR- α vuol dire rendere i topi maschi sterili senza effetti collaterali evidenti, andando infatti a inibire la produzione di spermatozoi

YCT529: un promettente contraccettivo maschile non ormonale
Uno spermatozoo
Credits: Ohga!

In passato, altri scienziati hanno tentato di impedire il funzionamento di tutte e tre le proteine RAR (RAR-α, RAR-β e RAR-γ) ma in questo caso il team ha preferito concentrarsi solo sul recettore alfa, sperando di ottenere meno effetti collaterali rispetto agli studi precedenti. Attualmente sembra essere la strada giusta.

Sperimentazione sui topi

Per scovare una sostanza capace di inibire efficacemente il recettore RAR- α sono stati fatti più di cento tentativi differenti. Quando si dice “la fatica ripaga”: una di queste sembra funzionare. Si chiama YCT529 (ecco il perché del nome del farmaco) e riesce a bloccare il recettore alfa quattrocento volte meglio rispetto a beta o gamma.

Sorprendentemente, dopo quattro settimane dalla somministrazione orale della sostanza nei topi, il numero di spermatozoi è diminuito in modo significativo, mostrando un’efficacia nel prevenire una gravidanza pari al 99%. I topolini potranno tornare a generare cuccioli circa 4-6 settimane dopo aver smesso di assumere il composto.

YCT529: un promettente contraccettivo maschile non ormonale

Struttura della sostanza con azione inibitoria sugli spermatozoi, alla base del farmaco YCT529
Credits: Wikimedia Commons

Dal modello animale è necessario passare a trial clinici sull’uomo, che dovrebbero iniziare a fine 2022. Dunque, la pillola anticoncezionale maschile è già in commercio o lo sarà a breve? È doveroso fare i conti con i tempi di sperimentazione: se i trial clinici dovessero dare esiti positivi, il farmaco potrebbe essere commercializzato tra cinque anni.

“Poiché può essere difficile prevedere se un composto, che sembra efficace negli studi sugli animali, avrà successo anche negli studi sull’uomo, attualmente stiamo esplorando anche altri composti, testando nuovi scaffold strutturali. Speriamo che il nostro lavoro possa portare finalmente allo sviluppo di un contraccettivo orale per la popolazione maschile.”

Gunda Georg, autrice dello studio

YCT529: un promettente contraccettivo maschile non ormonale
Credits: Fanpage

Nuove frontiere

Attualmente, gli uomini hanno solo due possibili opzioni contraccettive: il preservativo o la vasectomia. I preservativi sono monouso e talvolta soggetti a guasti, mentre la vasectomia è una procedura chirurgica che porta a una forma permanente di sterilizzazione maschile.

È lampante quanto sia necessaria la possibilità concreta, per il sesso maschile, di poter assumere un contraccettivo efficace, duraturo e soprattutto reversibile, simile alla pillola anticoncezionale femminile.

Questa nuova scoperta non deve, dunque, essere letta come uno trasferimento delle responsabilità sul solo sesso maschile bensì come un traguardo e un ampliamento delle possibili opzioni di contraccezione già esistenti che vede per la prima volta la realizzazione della parità dei sessi sul piano del controllo nascite.