È possibile creare le condizioni per far sì che l’uomo possa vivere su un altro Pianeta? Questa è la grande incognita del secolo. L’atterraggio di Neil Armstrong nel 1969 sulla Luna ha dato il via alle missioni spaziali più incredibili della storia dell’uomo. Da quel momento, l’essere umano ha iniziato studiare in modo sempre più attento lo spazio per capire se ci fossero altre forme di vita e se fosse possibile per l’uomo vivere su altri mondi. In sostanza l’uomo si è chiesto se potesse colonizzare in qualche modo lo spazio. Qui, entra in gioco la biotecnologia spaziale.
Il limite principale alle sfide dello Spazio è la nostra biologia, ma probabilmente è anche dove cercare la soluzione. Infatti, l’uomo vive sulla Terra in determinate condizioni di atmosfera, gravità, ossigeno, esposizione solare, ecc. Ogni altro pianeta ha condizioni proprie, che possono andare in contrasto con la biologia umana. La biotecnologia spaziale, infatti, si prefigge lo scopo di capire come poter colonizzare lo spazio e adattare l’uomo alle condizioni degli altri pianeti.
SIDI, Swiss Institute for Disruptive Innovation, è un ente che offre corsi, attraverso la School of Disruption, su business emergenti, per creare opportunità di lavoro. Il mercato spaziale rientra in questa categoria. Il corso è aperto a tutti, ma è rivolto in particolare a ingegneri, biologi, genetisti, astrobiologi e studenti.
La School of Disruption fornisce tutto il materiale di preparazione, dai PDF alle videolezioni. Tutto questo materiale può essere consultato infinite volte, dopo aver acquistato il corso. Inoltre, viene rilasciato un certificato riconosciuto, che consente di arricchire il proprio CV. Come anticipato, la biologia e la biotecnologia sono la soluzione per soddisfare tutte le esigenze delle missioni spaziali a lungo termine, affrontare le sfide della vita nello spazio e su altri pianeti e, infine, trasformare la fantascienza in una realtà scientifica.
L’insegnante di riferimento del corso di biotecnologia spaziale è il prof. Armando Azua-Bustos. Un microbiologo, ricercatore ambientale di fama internazionale con oltre 30 pubblicazioni JCR e CEO di Atacama Biotech. Ha una vasta esperienza di laboratorio e di lavoro sul campo e competenze nell’ecologia e nell’evoluzione dei microrganismi in ambienti estremi. Il corso proposto dal prof Azua-Bustos parte dalle basi della biotecnologia, passando per l’esplorazione spaziale, fino a giungere alla biotecnologia spaziale e alla sua applicazione per la colonizzazione degli altri pianeti.
Il corso, infine, offre opportunità di ricerca, contatti importanti e fonti di finanziamento. Le lezioni messe a disposizioni dal corso del SIDI sono divise in 9 macro-capitoli, contenenti al loro interno dei sotto-capitoli. I risultati di apprendimento previsti sono molteplici: comprendere la vita nello spazio e i bisogni che la biotecnologia può soddisfare; i segreti della biotecnologia spaziale, le sue applicazioni attuali e future per l’esistenza umana; familiarizzazione con le biotecnologie che consentiranno la vita sulla Luna, su Marte e in Zero-G.
Tutti i corsi del SIDI sono a pagamento. Il costo iniziale del corso di biotecnologia spaziale si attesta sui 647€, ma attualmente la scuola sta offrendo uno sconto del 50%, quindi per un totale di 323€. Inoltre il SIDI è aperto a collaborazioni con enti, scuole e università per offrire ulteriori sconti e/o convenzioni. Andando sul sito c’è anche la possibilità di chattare con un operatore per chiarimenti, dubbi e domande, oltre a un contatto email dedicato a questo genere di esigenze.
Il SIDI è un ente riconosciuto nel panorama dell’indagine scientifica e offre corsi per tutti i gusti: 3D Printing of Buildings, DNA Manipulation for Criminologists, Quantum Computing Basics, Innovation
Safari sono solo alcuni dei corsi disponibili sul sito della scuola. Non aspettare dell’altro e diventa uno studente della School of Disruption, ti aspettano molti contenuti esclusivi.