Coronavirus: ventilatore “due in uno”
In un panorama così grigio, ogni tanto c’è uno spiraglio di luce. La bella notizia arriva da Bologna: ventilatore capace di far respirare due persone contemporaneamente.
In questo periodo di crisi sanitaria avevamo bisogno di una buona notizia. Continua la lotta dell’Italia contro il coronavirus. Nemico invisibile che sta mettendo a dura prova il nostro Servizio Sanitario Nazionale.
Prototipo del ventilatore “due in uno”
Il professor Marco Ranieri, ordinario presso l’Università di Bologna e direttore dell’Anestesia e Terapia Intensiva al Sant’Orsola, di fronte al deficit di ventilatori, con l’aiuto del dottor Pesenti, ha lavorato tutta la notte per cercare una soluzione. Sapevano che i ventilatori prodotti non erano sufficienti, considerando il numero di infetti che sale a dismisura ogni giorno. Quindi, l’unico modo era far sì che un ventilatore riuscisse a ventilare due pazienti. Immediatamente hanno chiamato l’azienda Intersurgical di Mirandola (MO), impresa che produce materiale sanitario. Senza perdere un minuto, l’azienda ha ideato il prototipo, seguendo le linee guida dei due medici. In sole 72 ore il prototipo del ventilatore era pronto, trasportato al Sant’Orsola per essere testato. Appurato il funzionamento, il Dottor Ranieri dichiara: “Ne abbiamo subito ordinati 1000 che speriamo di non dover mai utilizzare. Questi sono per l’Emilia-Romagna e ce ne sono a disposizione anche per la Lombardia. Noi per ora stiamo reggendo. Siamo stressati ma non nel panico.” I primi pezzi, comunque, andranno a Piacenza e Parma, dove la situazione è molto critica.
A cosa serve un ventilatore?
All’inizio della pandemia, il coronavirus era stato definito come una semplice influenza stagionale. Naturalmente i dati e la situazione hanno smentito queste supposizioni. Prima che si scatenasse il putiferio anche diversi medici, tra i quali Burioni, avevano avvertito la popolazione di non sottovalutare il covid-19.
Ciò che differisce maggiomente il coronavirus dall’influenza è la mancanza di immunità. Infatti essendo un tipo di virus nuovo, le nostre difese immunitarie vengono colte impreparate dal covid-19. Inoltre, a differenza dell’influenza, non esiste ancora un vaccino.
Ciò che ha permesso di sottovalutare il covid-19 è stato il suo modo di manifestarsi. Infatti il nuovo coronavirus si manifesta come una semplice influenza: raffreddore, febbre, tosse. E in effetti, in alcuni casi, si è limitato a questa sintomatologia. Purtroppo però, in molti soggetti le conseguenze sono molto più severe. Il covid-19 attacca le vie respiratorie e in buona parte dei casi sfocia in una polmonite. A seguito di ciò, il paziente arriva a una vera e propria crisi respiratoria e qui entrano in gioco i ventilatori. Essi infatti supportano la respirazione, generando una ventilazione meccanica.
Vantaggi del ventilatore due in uno
L’ideazione del prototipo del nuovo ventilatore è una notizia che rende tutti entuasiasti. Il coronavirus continua a mietere vittime e superata la soglia dei 35000 contagiati, il nuovo ventilatore potrebbe aiutare a far diminuire il numero di decessi. Ricordiamo che il numero di persone morte in Italia, a causa del coronavirus, ha superato il numero di morti in Cina.
Considerando che gli ospedali sono quasi tutti saturi, è bene sottolineare che, grazie al nuovo ventilatore, si potranno raddoppiare i posti in terapia intensiva. Inoltre, i Paesi che stanno affrontando ora la situazione che avevamo in Italia un mese fa, possono equipaggiarsi con i medesimi strumenti. Dobbiamo sostenerci ed aiutarci.