Corretta cifosi estrema rimuovendo due vertebre in un intervento innovativo
L’equipe del professor Cesare Faldini ha effettuato un intervento straordinario di oltre otto ore per risolvere una condizione di cifosi rimuovendo due vertebre toraciche non contigue. La paziente, donna di 54 anni, era andata incontro ad una condizione patologica di anchilosi che aveva portato alla fusione di cinque vertebre toraciche. Questo aveva portato ad una grave cifosi che le impediva sia una corretta deambulazione sia di rimanere in posizione eretta. Dopo numerosi interventi rivelatosi inutili, la deformità era considerata inoperabile per via degli enormi rischi nell’avvicinarsi al midollo spinale.
I grandi progressi e l’avanguardia dell’Istituto Rizzoli hanno permesso la riuscita dell’intervento che senza ledere il midollo spinale ha corretto la curvatura di oltre novanta gradi. La paziente dopo una breve periodo in terapia intensiva è tornata in piedi dopo solo una settimana dall’operazione iniziando il percorso di riabilitazione per riprendere a camminare.
Intervento unico nel suo genere
L’intervento è stato eseguito al Rizzoli di Bologna dall’Equipe del professor Faldini, direttore della Clinica ortopedica e traumatologica, affiancato da anestesisti, rianimatori, neurofisiologi e infermieri, per una durata di oltre 8 ore. Dalla Tac della paziente è stato possibile ricostruire in 3D l’intera deformità pianificando la rimozione delle vertebre. Questa speciale simulazione ha permesso di verificare come rimuovere l’ottava e la dodicesima vertebra toracica soprattutto di pianificare l’intera manovra di riallineamento della colonna senza intaccare il midollo spinale.
Inoltre, questa tecnica ha permesso di progettare un totale di dodici maschere che, realizzate mediante stampa 3D, hanno permesso di applicare le viti nelle vertebre. I fissaggi sfruttano i peduncoli, ovvero i punti dove l’arco vertebrale si mette in giunzione con il corpo della vertebra. In questo caso il progetto in 3D ha permesso di ottimizzare il posizionamento di viti ad alta densità su queste strutture fortemente compromesse e deformate dai precedenti interventi.
La rimozione di più vertebre simultaneamente è un grande passo in avanti per risolvere situazioni di cifosi e scoliosi ritenute non affrontabili. In questo ambito è rinomato anche lo stesso Istituto Rizzoli che supera ampiamente i confini italiani per essere inserito nell’undicesimo posto tra le ortopedie migliori del mondo dalla rivista americana Newsweek. In Italia è attualmente l’istituto migliore dove vengono utilizzate le tecniche più avanzate.
La stessa procedura era stata premiata nel 2020 come miglior lavoro scientifico nell’ambito della chirurgia vertebrale nel 2020 alla American Accademy of Orthopaedic Surgeon.
Innovazione assoluta per correggere la cifosi
Lo stesso Faldini spiega come la rimozione simultanea di più vertebre è un “un significativo passo avanti” che porterà enormi benefici nel trattare e correggere cifosi e scoliosi di questa entità che, anche se rare, sono molto gravi e fortemente invalidanti per il paziente. Tipicamente questi pazienti pur avendo il midollo spinale integro e il controllo volontario delle gambe non riescono ad utilizzarle e sono costretti su una sedia a rotelle a causa della forma della loro schiena.
L’avanguardia dell’istituto e l’evoluzione della ricerca in ambito 3D hanno proposto una soluzione chirurgica che ha permesso di operare in situazioni fino ad oggi considerate troppo rischiose.