E’ stato accertato che il coronavirus, il virus 2019-nCoV comparso in Cina nella città commerciale di Wuhan, si trasmette da uomo a uomo attraverso le vie respiratorie.
Secondo le stime ufficiali il virus, è stato finora responsabile di 56 decessi e ha infettato circa 2.000 persone, non solo in Cina, ma anche in Thailandia, Giappone, Corea del Sud, Vietnam, Stati Uniti e Francia.
Un’infermiera che lavora nell’ospedale di Whuan avrebbe però affermato che in realtà i casi di contagio sarebbero oltre 90 mila.
Ciò che appare certo è che la corsa al vaccino diventa giorno dopo giorno sempre più urgente e necessaria.
Rino Rappuoli, microbiologo italiano, direttore scientifico e responsabile della attività di ricerca e sviluppo esterna presso GlaxoSmithKline (GSK) Vaccines di Rosia. non ha dubbi: grazie all’isolamento del primo ceppo del virus è possibile sviluppare fin da subito un vaccino contro il coronavirus.
Il vaccino potrebbe essere pronto in una settimana. E’ stata infatti già ottenuta la sequenza genica del virus che, depositata nella GenBank, la banca dati internazionale per i dati genetici, è ora pubblicamente accessibile. Questo significa che tutti potranno studiare il virus, come se fosse presente in ogni laboratorio del mondo.
L’analisi della sequenza genetica ha permesso di stabilire che il virus ha una somiglianza del 79,5% con il virus della Sars (Severe Acute Respiratory Syndrome), comparsa anche questa in Cina fra il 2002 e il 2003. Secondo il gruppo di ricerca cinese coordinato dell’istituto di Virologia di Whuan coordinato da Peng Zhou, i due virus userebbero la stessa arma per aggredire il sistema respiratorio umano, elemento che potrebbe essere decisivo per avere indicazioni su come affrontare il nuovo virus.
[bquote by=”Rino Rappuoli” other=”Direttore scientifico e responsabile della attività di ricerca e sviluppo esterna di GSK Vaccines “] “Fin dai tempi della Sars sappiamo che [per sviluppare il vaccino contro il coronavirus] bisogna prendere uno dei geni che codificano le proteine di superficie del virus e su questa base di può cominciare a lavorare su un vaccino. La tecnica per ottenerli è rapidissima, tanto che si possono fare in una settimana ” [/bquote]
Conoscere la sequenza genetica del virus, e di conseguenza le proteine che permettono al virus di replicarsi, rappresenta inoltre uno strumento fondamentale per poter lavorare su farmaci antivirali specifici e comprendere se farmaci già esistenti possano essere efficaci contro il virus.
In tutto il mondo si stanno prendendo le massime precauzioni per evitare la diffusione del virus: il governo cinese ha provveduto alla costruzione di nuovi ospedali in tempi brevissimi, che hanno lo scopo esclusivo di curare gli infetti dal coronavirus; negli Stati Uniti un robot è stato in grado di diagnosticare il virus evitando ai medici di entrare in contatto con il contagiato.
Gli accorgimenti personali da adottare sono lavare frequentemente le mani con acqua e sapone, coprire con un fazzoletto bocca e naso quando si starnutisce o si tossisce, cucinare sempre accuratamente carne e uova ed evitare il contatto ravvicinato con chi mostra sintomi di malattie respiratorie. Un ulteriore consiglio è quello di non farsi prendere dal panico, evitare inutili allarmismi e affidarsi a informazioni provenienti solamente da fonti autorevoli.