Il Comitato prezzi e rimborsi (Cpr) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dichiarato che la pillola anticoncezionale per tutte le donne di tutte le fasce d’età sarà gratuita. Sarà la svolta per il mondo dei contraccettivi oppure ci sarà da aspettarsi un risvolto della medaglia? E cosa ne pensa il mondo non solo femminile?
La pillola anticoncezionale è adoperata da molte donne per escludere la possibilità di gravidanze non volute oppure per differenti ragioni mediche. Bisogna evidenziare che non è adoperata solo come un contraccettivo ma anche per regolarizzare il ciclo mestruale, per evitare che sia meno doloroso e diminuisca nella durata e nell’intensità ed inoltre può essere anche utilizzata nel caso di fibrosi o di endometriosi oppure per disturbi ormonali. Alcune pillole possono essere scelte per diminuire il rischio di contrarre il tumore all’utero e alle ovaie e per migliorare la densità delle ossa durante la premenopausa.
Nell’assumerla quotidianamente bisogna ricordare che vi si possono manifestare degli effetti collaterali, non protegge da malattie sessualmente trasmesse, ed in caso di errore non esclude il rischio di gravidanza.
La pillola anticoncezionale contiene al suo interno degli ormoni che impediscono l’ovulazione ed inoltre rende il muco cervicale più spesso per impedire l’ingresso dello sperma nell’utero ed le pareti dell’utero si assottigliano evitando che si crei l’impianto di un ovulo fecondato. Inoltre, la pillola anticoncezionale detta anche pillola combinata può ridurre il numero dei cicli mestruali e le modalità di assunzione dipendono dalla tipologia di pillola cioè si può avere: una pillola a 21 giorni oppure una pillola a 28 giorni. Bisogna ricordare che la pillola anticoncezionale data la sue varietà deve essere prescritta dal proprio ginecologo in base alla condizione di salute della paziente e ai motivi per la quale viene assunta.
L’Aifa ha deciso di rendere la pillola anticoncezionale gratuita per tutte le donne e per tutte le fasce d’età per un costo totale per le casse dello Stato stimato in circa 140 milioni di euro ogni anno.
La scelta è stata prese per fornire la possibilità di usufruire della contraccezione orale a tutte le donne ed estendere la platea per le quali non era economicamente possibile acquistarla, in quanto i prezzi della pillola variano da 10 a 25 euro a confezione. La presidente del Comitato Prezzi e rimborsi dell’Aifa Giovanna Scroccaro ha dichiarato quanto segue a riguardo:
“Sono stati valutati, all’interno di tre categorie di farmaci contraccettivi individuati e divisi per generazione, i prodotti meno cari che saranno resi gratuiti- aggiunge come una commissione tecnico-scientifica ha suddiviso la platea dei contraccettivi disponibili- per componente progestinica, raccomandando di rendere disponibili gratuitamente un certo numero di prodotti per ogni generazione di medicinali, garantendone una certa sovrapponibilità”.
Oltre ad aver garantito la pillola anticoncezionale gratuita si è deciso per la rimborsabilità della Prep cioè la profilassi pre esposizione contro l’Hiv. Questa tipologia di profilassi sarà data solo per i centri specialistici e per persone che hanno una predisposizione a contrarre la malattia, in quanto la pillola oggi costa 60 euro al mese, ciò permetterà quindi di proteggere maggiormente la platea ed evitare quindi cure costose al sistema sanitario per la cura dei malati sieropositivi. Bruno Marchini, presidente di Anlaids Onlus, associazione che si occupa dal 1985 di Hiv e Aids dichiara ciò circa la scelta dell’Aifa sulla Prep:
“La rimborsabilità della Prep è un importante passo in avanti nella prevenzione dell’infezione da Hiv, poiché rende il farmaco fruibile da tutte le persone. La Prep è però un percorso che, oltre alla prescrizione del farmaco, comprende lo screening periodico delle infezioni sessualmente trasmesse, che al momento è, nella maggior parte delle regioni italiane, ancora a carico dell’utente. Auspichiamo una completa presa in carico del percorso per garantire una prevenzione efficace e completa consapevolezza”.
Non tutti hanno preso bene la scelta dell’Aifa come Maria Rachele Ruiu del direttivo di pro Vita & Famiglia:
“Non c’è nulla di più pericoloso per la salute delle donne che banalizzare temi che impattano sulla loro pelle. Grave e pericolosa la decisione dell’Aifa di rendere la pillola anticoncezionale gratuita”.
Così come anche Massimo Gandolfini, leader del Family Day, che ha contestato la scelta presa affermando che le risorse potrebbero essere adoperate per aiutare le famiglie.
Certamente, rende la pillola anticoncezionale gratuita permetterebbe a tutte le donne che ne sentono la necessità di poterla usare non solo per evitare una gravidanza indesiderata ma anche per curare le patologie dell’apparato riproduttivo femminile.