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NO, la mascherina NON è pericolosa. Ecco i perché

NO, la mascherina NON è pericolosa. Ecco i perché

Ipossia, ipercapnia, danneggiamento del sistema immunitario e della flora intestinale e chi più ne ha più ne metta. Le bufale sul web continuano a rimbalzare da un post all’altro generando allarmismo e sfiducia verso le dichiarazioni degli esperti. La mascherina è davvero pericolosa per la nostra salute? Ad intervenire, questa volta, è la FNOMCeO, ossia la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, che sul sito Dottoremaeveroche risponde alle preoccupazioni più frequenti degli utenti. Ovviamente la mascherina è diventata il simbolo dell’attuale pandemia, ma ricordiamo che in sala operatoria è sempre stata obbligatoria per tutti i professionisti presenti e chi meglio di qualcuno che ci lavora ogni giorno (da anni) può rassicurarci sul suo utilizzo?

NO, la mascherina NON è pericolosa. Ecco i perché

DI COSA POSSIAMO NON PREOCCUPARCI

Molti lamentano la fastidiosa sensazione di non riuscire a respirare correttamente, difficoltà che porta a pensare di non ricevere abbastanza ossigeno e che l’anidride carbonica espirata rimanga intrappolata nella mascherina.

Si tratta, tuttavia, solo di un fattore psicologico, di un’impressione soggettiva. Perché?

Perché le particelle di ossigeno attraversano senza problemi gli strati di una mascherina chirurgica! I materiali con cui essa è prodotta sono stati scelti appositamente per garantire che particelle di dimensioni superiori ai 3,0 μm (secondo la norma tecnica UNI EN 14683:2019 si esegue il test di Filtrazione Batterica BFE con Staphylococcus aureus) non possano passare, assicurando al tempo stesso un’ottima traspirabilità, dato che le molecole di ossigeno e anidride carbonica sono molto più piccole di una gocciolina (droplet) contenente il virus.

Quindi, sfatiamo un altro mito: NON è fondato il rischio di ipercapnia (aumento CO2 nel sangue) che spaventa i più timorosi.

Ciò non è completamente vero, però, per le FFP2 e FFP3 senza valvola che, essendo nel complesso composte da materiali più densi ed essendo più aderenti al viso rispetto alle prime (caratteristiche che si traducono in un maggior potere filtrante), potrebbero in teoria affaticare la respirazione in alcune persone a rischio.

NO, la mascherina NON è pericolosa. Ecco i perché

Ciò vuol dire che questo tipo di mascherine è pericoloso per tutti? NO.

Per ora, infatti, studi indicano che solo chi presenta BPCO avanzata (broncopneumopatia cronica ostruttiva) dovrebbe indossare le FFP2/FFP3 senza valvola con cautela e scegliere, insieme al proprio medico, la mascherina più adatta. Parliamo, infatti, di persone affette da una grave patologia respiratoria che causa dispnea (mancanza di fiato anche dopo piccoli sforzi) e che quindi mal tollerano la resistenza al flusso d’aria delle FFp2/FFP3. Tutto il resto della popolazione, invece, può dormire sogni tranquilli perché questo tipo di maschera (che comunque è consigliato in particolari situazioni) non comporta alcun rischio per la nostra salute.

Anche chi soffre di asma grave può indossare la mascherina chirurgica in tranquillità e lo conferma Barbara Papazian, Specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio e Dirigente Medico presso IRCCS Istituto Auxologico Italiano. Anzi, chi presenta asma allergica può persino trarne beneficio data la natura filtrante del dispositivo in questione.

Ci si chiede ancora se il nostro sistema immunitario potrebbe essere indebolito dall’uso della mascherina. La risposta è NO. Dietro questa fake-news non c’è alcun fondamento scientifico (e se così fosse avremo orde di chirurghi perennemente ammalati).

QUANDO, INVECE, UNA MASCHERINA PUO’ “FAR MALE” E RISULTARE FASTIDIOSA?

Quando non è indossata correttamente, quando è poco aderente o al contrario troppo stretta sul volto, quando la tocchiamo in continuazione per sistemarla sul naso, quando non la smaltiamo o non la riponiamo (se riutilizzabile) nella sua custodia prestando attenzione. Quindi quale mascherina scegliere?

Scegliamo la mascherina in commercio che fa al caso nostro: optiamo per la più tollerabile mascherina chirurgica (la migliore quando soffriamo il caldo!), se conviviamo con familiari affetti da COVID-19 per l’FFP2 o l’FFP3, oppure più semplicemente per mascherine in stoffa. Se optiamo per una mascherina fai-da-te al posto di una prodotta secondo le norme, scegliamo i materiali adatti, con la giusta densità di fibre, per evitare fastidi nell’indossarla. Affinché la nostra mascherina casalinga sia anche abbastanza efficace (vista la grande diffusione delle mascherine auto-prodotte con i materiali e le forme più disparate), la World Health Organization ha pubblicato una serie di accorgimenti di cui tenere conto.

Quindi, possiamo considerare la mascherina pericolosa? No. Tuttavia resta fondamentale indossarla dove richiesto rispettando le comuni norme igieniche, i metodi di conservazione e di smaltimento.  

Articolo a cura di Martina Orlando.